NUOVA CURA PER LE “GAMBE SENZA RIPOSO”

Non c’è stanchezza che tenga: se si è affetti dalla sindrome della gambe senza riposo, indipendentemente dalla fatica della giornata, di notte gli arti inferiori soffrono. Si muovono con scatti involontari, sono soggetti a formicolii, crampi e dolore. A conoscere questa sindrome è il 5-10% della popolazione italiana sopra i 40 anni, con un rapporto raddoppiato fra le donne. Poche le terapie, con dopamino-antagonisti o farmaci anticonvulsivanti che hanno importanti effetti collaterali (rispettivamente una acutizzazione e una anticipazione dell’orario di comparsa dei fenomeni o una eccessiva sonnolenza diurna) e spesso non risolutive. Addirittura inefficaci in 4 casi su 10. Ma una ricerca condotta su 304 pazienti di 55 centri europei fra Austria, Germania, Spagna e Svezia ha avvalorato effetti benefici da un trattamento combinato con ossicodone e naloxone. Suddivisi in due gruppi i pazienti in terapia associata già dopo 12 settimane registravano una riduzione della sintomatologia iniziale di oltre il 50%, dopo 3 mesi nel 67% dei casi un miglioramento anche della qualità di vita e del sonno mentre il 47% dei “senza riposo” era asintomatico o comunque con manifestazioni poco rilevanti. Il farmaco, poi, ha mantenuto costante la propria efficacia anche a lungo termine (un anno), senza aumentare o variare la sintomatologia e con un buon profilo di tollerabilità. «Lo studio – ha commentato il professor Luigi Ferini Strambi, Direttore del Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele Turro di Milano e Presidente Eletto della World Association of Sleep Medicine – ha documentato che la combinazione di ossicodone e naloxone in pazienti particolarmente difficili apporta un notevole beneficio, raggiunto con dosaggi di farmaco modesti, senza successivi incrementi terapeutici e con risultati mantenuti nel tempo».

(Francesca Morelli)