MELANOMA: LINEE GUIDA E NUOVI TEST

<p> Nuove linee guida per il melanoma sono state presentate oggi a Roma, realizzate da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – www.agenas.it)) per conto dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’Istituto Regina Elena e l’Istituto Dermatologico San Gallicano. Il melanoma cutaneo ha un incidenza in Italia di 14,3 casi su 100.000 uomini e 13,6 casi su 100.000 donne ed è al terzo posto per numero di nuovi casi nella fascia di età da 0 a 44 anni. A differenza di altre neoplasie, il melanoma colpisce anche le classi d’età più giovani: oltre il 50% dei casi viene diagnosticato entro i 59 anni. Quali raccomandazioni emergono dalle Linee guida?</p> <p> &lt;Il controllo di routine da uno specialista è opportuno se esistono fattori di rischio: numero dei nevi, fototipo e pigmentazione cutanea, episodi di scottature durante l’infanzia e storia familiare o personale di melanoma&gt; <strong>chiarisce Caterina Catricalà, Direttore del dipartimento di dermatologia oncologica del San Gallicano e del Melanoma Unit IFO.</strong> &lt;Il 10% dei casi presenta familiarità. E’ quindi importante&nbsp;anche&nbsp;lo studio dei geni coinvolti nell’insorgenza del melanoma&gt;. Il manuale comprende una sezione che affronta le problematiche del melanoma in gravidanza. Un intero capitolo è poi dedicato alle terapie del melanoma in fase avanzata, con la presenza di farmaci a bersaglio (vemurafenib) che colpiscono solo quelle cellule cancerogene che hanno una specifica mutazione, ad esempio BRAF. &lt;Oggi esistono specifici esami istologici per individuare quei tumori che hanno questa mutazione del gene BRAF, presente nella metà dei casi&gt; conferma il professor Carmine Pinto,&nbsp; segretario nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). &lt;Nelle linee guida sono riportati i requisiti che devono avere i Centri di riferimento dove vengono eseguiti questi test&gt;. Per informazioni: <a href=”http://www.aiom.it/”>www.aiom.it</a>.</p> <p> &nbsp;</p>