29 OTTOBRE: GIORNATA MONDIALE CONTRO L’ICTUS

Se la pressione alta è tra le principali cause di ictus cerebrale, che colpisce più di 200 mila persone all’anno ed è un po’ più frequente nelle donne rispetto agli uomini, la fibrillazione atriale è responsabile del 15% degli ictus cardio-embolici (30% negli ultraottantenni). Ma con una costante prevenzione e una accurata diagnosi precoce, si possono evitare ben 3 ictus su 4 causati proprio da fibrillazione atriale. Per questo, insieme al controllo periodico della pressione, sarebbe necessaria anche una visita cardiologica per escludere questa patologia. E’ il motivo per cui, in occasione del prossimo 29 ottobre, Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale, promossa in Italia dalla Federazione A.L.I.Ce Italia Onlus, e fino al 31 ottobre, è attiva la Campagna di prevenzione nelle farmacie. In 3 mila farmacie delle principali città italiane, sarà possibile effettuare il controllo gratuito della pressione arteriosa e della Fibrillazione Atriale, un’anomalia del ritmo cardiaco che colpisce 1 ultracinquantacinquenne su 4. Testimonial della Campagna è Valentina Vezzali, appositamente scelta per dare una “stoccata vincente” all’ictus. L’elenco delle farmacie aderenti all’iniziativa e tutte le informazioni sulle iniziative nazionali e regionali previste in occasione della Giornata Mondiale saranno inserite sul sito: www.aliceitalia.org. In molte Regioni, tra cui la Lombardia, si stanno attuando progetti di prevenzione, riabilitazione e cura, attraverso le Stroke Unit, apposite strutture ospedaliere dedicate al trattamento di questa patologia. Di recente è stato realizzato un vero e proprio “Manuale di riferimento” che contiene tutti gli standard per certificare il “percorso ictus”. In Italia questa patologia rappresenta un enorme problema sanitario e sociale con quasi un milione di persone che ne portano quotidianamente le conseguenze, a volte assai gravi. Un’adeguata prevenzione, la terapia dell’attacco acuto e la riabilitazione richiamano un fortissimo e dedicato impegno da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Per questo è stato creato un Intergruppo parlamentare, coordinato dall’Onorevole Gian Luigi Gigli e formato da deputati e senatori, che hanno iniziato ad occuparsi delle problematiche legate all’ictus. Alcuni dei fattori di rischio, quali ad esempio sesso, età ed ereditarietà non sono modificabili e quindi non dipendono dal comportamento dell’individuo. Altri fattori, invece, come un’errata alimentazione, l’alterazione dei grassi nel sangue, il fumo, ma anche l’abuso di alcool e droghe possono danneggiare le arterie in giovane età, predisponendo l’individuo a possibili attacchi di ictus.

Per questo A.L.I.Ce. Italia Onlus, membro della World Stroke Organization (WSO) e di SAFE, Stroke Alliance for Europe, organizzazione che riunisce 20 Associazioni di pazienti colpiti da ictus di 17 Paesi europei,ha diffuso le linee guida per la prevenzione e una migliore cura dell’ictus in un documento rivolto al Parlamento europeo e a tutti i governi dell’Unione.  (P.T.)