Arriva l’estate e, come ogni anno, ci lasciamo sedurre dal richiamo irresistibile del sole: giornate all’aperto, tintarella dorata, pelle scoperta e mente più leggera. Ma siamo davvero pronti a convivere con il sole senza rischi? Dietro a quella luce calda che ci mette di buonumore, si nascondono anche pericoli concreti per la nostra salute, spesso sottovalutati o ignorati. E non per cattiva volontà, ma perché a circolare sono ancora troppi falsi miti. Si è fatta chiarezza sul tema durante l’incontro: “Sole e pelle: come prendersene cura in ogni fase della vita”, promosso da Assosalute (Associazione Nazionale Farmaci da Banco e di Automedicazione, parte di Federchimica), con la partecipazione di Elisabetta Fulgione, specialista in dermatologia e dirigente medico presso la Clinica Dermatologica Università della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli.
Rischi reali…
Di certo, il pericolo più grave riguarda il melanoma, un tumore della pelle la cui incidenza in Italia è praticamente raddoppiata nell’ultimo decennio. La fascia d’età colpita si è abbassata e l’infanzia è un momento decisivo: le scottature nei primi anni di vita aumentano sensibilmente il rischio di sviluppare questa malattia da adulti. Eppure, i genitori continuano a dimenticare quanto la pelle dei più piccoli sia fragile. In Paesi come l’Australia, grazie a campagne di educazione nelle scuole, i tassi di melanoma sono crollati. Prova che la prevenzione, se fatta bene, funziona eccome. Ma per averne la meglio bisogna conoscere il nemico. A cominciare dall’autoesame dei nei, un gesto semplice che può salvare la vita. Esiste una regola facile da ricordare: ABCDE. A come Asimmetria, B come Bordi irregolari, C come Colore non uniforme, D come Dimensioni superiori ai 5 mm, E come Evoluzione. Necessarie anche le visite periodiche da un dermatologo: purtroppo, meno di 1 italiano su 4 lo fa.
Altro problema: le scottature. Arrossamenti, pruriti, vesciche: le nostre vacanze sono spesso accompagnate da questi ospiti indesiderati. Nei casi lievi, si può intervenire con farmaci da banco – quelli con il bollino rosso – come lenitivi, antistaminici o antinfiammatori. Ma attenzione a non ricorrere a rimedi improvvisati: anestetici e antistaminici topici usati in modo scorretto possono causare dermatiti da contatto. Se il dolore persiste o compaiono segni di infezione, la parola spetta solo al medico.
… e luoghi comuni
L’abbronzatura, per esempio, non è una corazza: al massimo, equivale a un fattore di protezione 4. E no, non basta stare sotto l’ombrellone o aspettare che il cielo si riempia di nuvole per sentirsi al sicuro: i raggi Uv passano lo stesso. Anche la crema solare, spesso, viene usata male. Troppo poca, troppo tardi, troppo raramente. E zone come orecchie, collo o dorso dei piedi vengono sistematicamente dimenticate, come se non facessero parte del corpo. Del resto, chi pensa che proteggere la pelle ostacoli l’abbronzatura si sbaglia due volte: una buona fotoprotezione la rende più sana, uniforme e duratura. E chi si espone per ore per fare il pieno di vitamina D? Ancora un errore: bastano venti minuti, tre volte la settimana, con braccia e gambe scoperte, per ottenere il fabbisogno necessario. Anche sui nei aleggia una leggenda dura a morire: non hanno bisogno di attenzioni “extra” rispetto al resto della pelle. È il fototipo chiaro, piuttosto, a richiedere cure particolari, perché nel 70% dei casi il melanoma nasce su cute sana, non su un neo. E poi c’è l’acne. Quanti pensano che il sole la migliori? In realtà, la pelle si ispessisce, i pori si ostruiscono e, al rientro dalle vacanze, l’effetto boomerang è assicurato. L’abbronzatura maschera, ma non risolve. Anzi, può peggiorare.
Continue metamorfosi
La verità è che la pelle cambia e, in ogni fase della vita, va trattata con i rimedi del caso. Nei bambini è sottilissima, e ogni danno lascia il segno. Durante l’adolescenza, invece, l’eccesso di sebo e gli ormoni complicano la vita di ragazzi e ragazze. Dai 35 anni in su, il tono inizia a calare, compaiono le prime macchie e la luminosità diminuisce. In gravidanza e menopausa, entrano in scena nuove variabili: iperpigmentazioni, smagliature, sensibilità. E dopo i 60, secchezza e fragilità rappresentano la norma. In ogni fase, protezione solare, skincare mirata e detersione delicata diventano alleati preziosi. Anche la pelle maschile ha caratteristiche proprie: più spessa, produce più sebo, ma invecchia più bruscamente. E se un tempo gli uomini snobbavano creme e sieri, oggi le cose sono cambiate: più del 90% degli italiani tra i 36 e i 45 anni considera importante avere una pelle sana. Una piccola rivoluzione silenziosa.
A contrastare questo trend positivo, però, c’è un fenomeno opposto e preoccupante, tipico dei giorni nostri: la “dermorexia”, l’ossessione per una pelle perfetta. Sempre più giovani, anche bambine sotto i dieci anni, iniziano a usare prodotti anti-age o seguire routine elaborate, ispirate a modelli adulti visti sui social. Ma la pelle dei bambini non è quella degli adulti. I prodotti devono essere formulati per le loro esigenze: tutto il resto è marketing, non benessere.
Poche ma buone
In pratica, per godersi il sole senza brutte sorprese, bastano le ormai note regole d’oro seguite con costanza. La prima è semplice: la crema solare va applicata in abbondanza prima dell’esposizione e poi ogni due ore, soprattutto dopo il bagno o se si suda molto. I raggi Uv non danno tregua, e solo una protezione costante può davvero schermarli. Fondamentale evitare di esporsi tra le 11 e le 16, ore in cui i raggi ultravioletti picchiano più duro. È in quei momenti che il rischio di scottature e danni profondi alla pelle cresce esponenzialmente: meglio quindi organizzare le attività all’aperto al mattino presto o nel tardo pomeriggio. Mai sottovalutare il potere della protezione fisica: un cappello a tesa larga, occhiali da sole con filtri certificati e abiti leggeri ma coprenti sono alleati indispensabili, soprattutto in quelle zone dove la crema tende a svanire più in fretta. Anche dopo una giornata di sole, la pelle va coccolata con prodotti nutrienti e lenitivi, ricchi di aloe, pantenolo o burro di karité, mentre dall’interno è fondamentale bere molta acqua per reintegrare i liquidi persi.
VETRINA PRODOTTI
• Pratico stick
Ideale per il contorno occhi e labbra e le zone con macchie, Bright Reveal Stick Solare Protezione Quotidiana Spf 50+ L’Oréal Paris (9 ml, € 14,99, profumeria e gdo) è arricchito con vitamina E e attivi idratanti. Non lascia tracce bianche e si adatta a tutte le tonalità della pelle.
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Grazie ai mucopolisaccaridi di lumaca Helix Aspersa Muller in elevata quantità (80%), la Crema Eco Elicina (50 ml, € 50, aiuta a lenire e riparare la pelle scottata dal sole. Contiene anche acido glicolico, esfoliante e illuminante, allantoina, protettiva e rigenerante, collagene ed elastina, proteine e vitamine.
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Solaire Rituel Solaire Fluide d’été Protecteur Kpf 50+ Rene Furterer Paris (100 ml, € 21,90, farmacia) associa l’olio di sesamo, fotoprotettivo e nutriente, a un filtro solare molto elevato per la fibra del capello. Con un finish naturale, protegge e idrata i capelli sensibilizzati dal sole, prevenendone la disidratazione. Senza risciacquo.
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Studiata per le pelli tatuate, ma anche per quelle sensibili o particolarmente delicate, My Sun Sun Protection Cream Spf 50 Etoo (150 ml, € 28,50, farmacia, negozi specializzati tattoo e www.etoo.com). Deve le sue performance a un mix di filtri solari organici, Lutein-Q ed endo-ceramidi e può essere usata sia sul viso che sul corpo.
• Formula anti-macchia
Due i complessi che distinguono la formula di Anthelios Uvmune 400 Spf 50+ Fluido Anti-macchie La Roche-Posay (50 ml, € 26,90, farmacia). Il Melasyl™ agisce intercettando l’eccesso di melanina, agendo sulle macchie esistenti, mentre il Mexoryl 400 esercita una protezione efficace contro i raggi Uva ultra-lunghi (380- 400 nm), responsabili di questi inestetismi.
a cura di Monica Caiti