Buone notizie per la cura della psoriasi

Ci sono interessanti novità nel trattamento della psoriasi a placche di grado medio-grave. Sono emerse da uno studio, presentato al 93° Congresso Nazionale SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgia, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse), appena concluso a Verona (26 maggio), che avrebbe attestato la capacità di un anticorpo monoclonale (ixekizumab) di mantenere la pelle libera da lesioni a tre anni dall’inizio del trattamento, con efficacia costante, per tutto il periodo di osservazione degli oltre 1300 partecipanti allo studio. «All’incirca l’80% ha ottenuto risultati più che soddisfacenti a 156 settimane, rispetto all’indice PASI 90 e PASI 100, i “misuratori” della risposta terapeutica più elevata per la psoriasi, dopo solo  2- 4 settimane dal primo utilizzo, rispetto alle 24 settimane di altre terapie simili», commenta il Professor Giampiero Girolomoni, direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Verona e presidente del Congresso. «Il trattamento ha ulteriori vantaggi: è “conveniente”, perché mantiene i risultati promessi con una sola iniezione al mese, è “sicuro” perché privo di rischi e complicanze, è “confortante” perché migliora l’aderenza terapeutica, di norma difficile nel lungo periodo».

Ci sono però altre importanti risposte alla psoriasi: la prima è il riavvio della Campagna “Psoriasi: scopri la tua pelle e ritrova la libertà”, patrocinata dall’Associazione per la Difesa degli Psoriasici (A.DI.PSO.) e dalle Società Scientifiche ADOI (Associazione Dermatologi-venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica) e SIDeMaST, realizzata con il contributo di Novartis. Quest’anno l’iniziativa promuove e diffonde un importante messaggio: “Chiedi al tuo dermatologo”. Un invito per gli oltre 125 milioni di ammalati di psoriasi nel mondo, di cui 1 milione e mezzo in Italia, a considerare il dermatologo come lo specialista di riferimento, l’esperto da consultare per una diagnosi accurata e prima di intraprendere qualunque trattamento mirato. «La psoriasi – aggiunge Piergiacomo Calzavara Pinton, Presidente SIDeMaST non è una problematica solo “estetica”, ma una patologia cronica e talora invalidante, di cui la forma più diffusa, pari a circa il 90% dei casi, è la psoriasi a placche, spesso di grado moderato-grave, che copre il 10% circa della superficie corporea di chiazze rosse in rilievo rivestite, a loro volta, da uno strato di cellule morte bianco-argentee». Diffuse anche in zone sensibili o bene in vista come mani, piedi, volto provocando prurito, rossore, desquamazione, spesso associati ad alterazioni metaboliche e dolori articolari. Dunque, l’impatto della psoriasi è importante anche a livello psicologico, sulla qualità di vita e dei rapporti sociali e familiari, tanto che l’84% dei pazienti dichiara di essere vittima di umiliazioni e discriminazioni, il 43% di sentirsi osservato in pubblico e il 41% di essere ritenuto contagioso. Uno stigma quest’ultimo da sfatare. «Il disagio percepito dal paziente con psoriasi – precisa ancora Girolomoni – può sfociare anche in frustrazione e imbarazzo costanti che si ripercuotono negativamente sull’autostima della persona e, quindi, sull’atteggiamento verso se stesso, verso gli altri e verso la vita, fino a tramutarsi, a volte, in depressione, insicurezza, voglia di richiudersi in se stessi. I riflessi sulla qualità di vita sono evidenti: ecco perché tutti i pazienti con psoriasi vogliono fortemente liberarsi della malattia, anche se portatori di una forma lieve, e ogni novità, piccola o grande che sia, assume un’importanza che va al di là del risultato terapeutico in senso stretto».

La seconda novità è ancora una volta terapeutica: riguarda una formulazione topica, a base di calcipotriolo/betametasone dipropionato a dose fissa, che promette una svolta per tutti i pazienti che soffrono di psoriasi lieve o moderata. Il prodotto, nato dalla ricerca LEOPharma, si chiama Enstilar e consiste in una schiuma spray che ha due grandi vantaggi: da un lato la maggiore e più rapida penetrabilità dei principi attivi, che si traduce in risultati più efficaci e tempestivi. Dall’altra la piacevolezza dell’applicazione – la schiuma è bianca, non untuosa, perfettamente inodore, capace di accarezzare la pelle come una crema idratante – che sembra più apprezzata dai pazienti. Questi due aspetti, efficacia e gradevolezza, si completano a vicenda, e insieme superano quello che è sempre stato il punto dolente delle terapie topiche finora disponibili: la discontinuità delle cure da parte dei pazienti, scoraggiati appunto dall’untuosità, dall’odore e dalla lentezza d’azione dei prodotti. «La nuova formulazione in schiuma – aggiunge Calzavara Pinton – permette di ottenere a livello cutaneo una concentrazione molto più alta di principi attivi con un risultato terapeutico  decisamente superiore a quello dell’unguento o gel. Enstilar rappresenta un’innovazione importante per tutti i pazienti con psoriasi lieve moderata e ancor più per quei pazienti con psoriasi moderata che non possono essere trattati con farmaci o fototerapia». I benefici di questo farmaco sono confermati anche da studi realizzati su 1700 pazienti, di cui il 51% ha registrato un miglioramento quasi completo della malattia in appena 4 settimane e i restanti un progresso. Mentre il prurito in metà dei casi si è ridotto del 70% in 5 giorni e nell’80% dopo 4 settimane, con sensibili benefici sulla qualità della vita dopo la prima settimana di trattamento.

La campagna sarà attiva per tutto il 2018. Maggiori informazioni sul Centro Psoriasi più vicino al proprio domicilio o le indicazioni per prenotare una visita dal dermatologo, sono disponibili al numero verde 800.949209, contattabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17 o al sito: www.lapelleconta.it 

di Francesca Morelli e Marilisa Zito

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