UN NUOVO ESAME A INFRAROSSI PREVEDE IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Dopo la menopausa il rischio per una donna di essere colpita da un evento cardio-vascolare è equiparabile a quello dell’uomo. E questo dipende dalla cessata attività degli estrogeni. E’ possibile prevedere questo rischio? Lo si può valutare con un nuovo esame di “imaging a infrarossi”, in grado di vedere il lume interno della coronaria con un sondino che entra nell’arteria discendente del cuore, partendo dall’arteria radiale del braccio. E può individuare la presenza di placche, lipidi e cellule infiammate che possono predisporre a un infarto. Lo conferma lo studio CLIMA, su 500 persone monitorate in due anni, presentato al recente Congresso di Firenze “Conoscere e curare il cuore”, promosso dal Centro per la lotta contro l’infarto.

«Se prima della menopausa le donne sono protette dagli estrogeni e il rischio di infarto è molto basso (sotto l’un per mille), dopo i 50 anni è equiparabile a quello dell’uomo ed è intorno al 5%, ma dipende molto dall’età», conferma il professor Francesco Prati, primario di Cardiologia all’ospedale San Giovanni di Roma e presidente del Centro lotta contro l’infarto (www.lottacontroinfarto.org). «Con questo esame si sono notate anche differenti conformazioni delle placche di aterosclerosi. Nella donna è più frequente la comparsa di trombi o coaguli che si formano per aggregazione delle piastrine del sangue e chiudono le arterie. Nell’uomo, più spesso, si rompe la placca aterosclerotica, ricca di lipidi, che ricopre il lume dei vasi sanguigni e va in circolo, rischiando di ostruire le coronarie».

Per capire meglio l’entità di questo rischio nelle donne e la sua comparsa dopo la menopausa, è da poco partito un altro studio, “Ladies”, su 800 soggetti, di cui 600 donne, tra 50 e 80 anni, coordinato dal dottor Stefano Savonitto, primario di Cardiologia all’ospedale di Lecco, e dal professor Francesco Prati, primario all’ospedale San Giovanni di Roma.

La scommessa è cercare di capire dopo quanti anni dall’inizio della menopausa compare questo rischio e se è vero che la menopausa tardiva protegge le donne. Ne sono già state arruolate più del 70% e i primi risultati si avranno all’inizio dell’anno prossimo.

 

di Paola Trombetta

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