MENINGITE: IL VACCINO “MEN B” PUO’ SALVARE MOLTI BAMBINI

«Alessia avrebbe compiuto 7 anni sabato scorso e sarebbe qui con noi se la meningite non l’avesse portata via per sempre». E’ con struggente nostalgia che la mamma, Amelia Vitiello, ricorda la sua piccola, morta a 18 mesi a causa di una meningite fulminante che neppure ha dato il tempo di capire, sia ai genitori che ai medici del Pronto Soccorso. «Dopo una notte con febbre alta, che poteva far pensare a una banale influenza, alle cinque del mattino con mio marito ci siamo precipitati al Pronto Soccorso di Latina perché la situazione si era aggravata. E qui i medici, nonostante vani tentativi per salvare la piccola, dopo qualche ora hanno dovuto arrendersi. La meningite aveva avuto il sopravvento: nonostante Alessia fosse stata vaccinata contro il meningococco di tipo C, era stata colpita da un ceppo diverso, più aggressivo come quello B, contro il quale, all’epoca, non esisteva la vaccinazione. Oggi il vaccino Men B esiste e avrebbe potuto salvare la nostra Alessia. Per questo mi sento in dovere di trasmettere un messaggio per informare sull’importanza della vaccinazione». Ecco perché Amelia, con altre persone, ha voluto fondare il Comitato Nazionale contro la Meningite, di cui oggi è presidente.

Il 24 aprile, Giornata mondiale della meningite, parte la campagna d’informazione e sensibilizzazione “Contro la meningite P.U.O.I. fare la differenza: Previeni, Unisciti, Osserva, Informati”, affinché tutti i cittadini siano a conoscenza del rischio di contrarre questa malattia e della possibilità di vaccinarsi. Proprio al fine di consentire a tutti di accedere alle corrette informazioni, importanti per compiere una scelta di prevenzione consapevole, è attivo il numero verde 800 58 73 79.

«Oggi abbiamo finalmente la possibilità di ridurre in modo consistente l’impatto della malattia meningococcica nella popolazione infantile attraverso la vaccinazione, unico strumento in grado di proteggere da questa terribile infezione e di salvare molte giovani vite», conferma il professor Michele Conversano, presidente della Società  Italiana di Igiene, Sanità Pubblica e Medicina Preventiva (www.societaitalianaigiene.org). «I vaccini finora disponibili proteggevano contro i gruppi A, C, Y e W135, ma non contro il meningococco B, responsabile di molti casi. La malattia da MenB spesso non viene diagnosticata correttamente, può uccidere in 24 ore o causare gravi disabilità: un paziente su 10 muore, fino a uno su cinque di coloro che sopravvivono può riportare danni cerebrali, perdita dell’udito, amputazione degli arti; i tassi più alti di malattia si registrano nel primo anno di vita».

«Non a caso la meningite continua a far paura, soprattutto ai genitori di bambini piccoli perché è dimostrato che le forme più aggressive e preoccupanti colpiscono al di sotto dei due anni e i bimbi in questa fascia d’età dovrebbero poter beneficiare di tutte le vaccinazioni oggi disponibili, incluso il nuovo vaccino contro il meningococco B, che ci auguriamo sia al più presto disponibile, sin dal 3° mese di vita», sottolinea il Professor Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di Pediatria (www.sip.it). «La diagnosi di meningite non è facile, soprattutto nella fascia d’età tra zero e dodici mesi, perché i sintomi sono spesso aspecifici e non presentano le caratteristiche che si possono riscontrare nei bambini più grandi».

Per questi motivi il Comitato Nazionale contro la meningite ha promosso questa campagna d’informazione attraverso la diffusione sul territorio nazionale di materiale finalizzato al riconoscimento dei sintomi, per favorire una diagnosi quanto più rapida possibile. Cartoline informative sui sintomi della meningite, opuscoli e poster saranno messi a disposizione dei cittadini presso le ASL e gli ospedali di molte Regioni italiane. Con questa campagna il Comitato rinnova l’invito alla firma della petizione nazionale che chiede alle Istituzioni un maggiore impegno nella lotta alla meningite e in particolare un equo accesso alla vaccinazione su tutto il territorio nazionale: si può firmare la petizione sul sito: www.liberidallameningite.it o su Facebook al link: www.facebook.com/comitatocontrolameningite       

di Paola Trombetta

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