LE SIGARETTE ELETTRONICHE (E-CIGARETTE) FANNO DISCUTERE

 

Troppa nicotina e poca informazione. Ma la bionda ‘elettronica’, all’ultima moda, spopola tra i fumatori, persuasi di guadagnarne in salute mentre in realtà gli effetti nocivi ci sono. Da stabilire è ancora quali e quanti: secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), i livelli di nicotina contenuti nelle e-cigarette sono (comunque) un potenziale fattore di rischio da non sottovalutare, in particolare per i consumatori in giovane età. Sono proprio loro a preoccupare maggiormente: l’impennata nella diffusione e consumo di tabacco o sfuso, più economico delle sigarette, e il passaggio alla nuova elettronica, non fa che confermare la crescita anche nel nostro Paese dei baby-fumatori. <Solo in Italia sono 2 milioni su un totale di 12 milioni di fumatori>, dichiara Roberta Pacifici, direttore dell’Osservatorio fumo, alcool e droga dell’ISS. <Sono 80-100 mila i ragazzi che nel mondo ogni giorno cominciano a fumare, ignari di mettere a serio repentaglio la loro vita, accorciandola di circa 10 anni rispetto ai non fumatori. Questo perché, purtroppo, il consumo giornaliero di sigarette di un giovane non si discosta da quello di un adulto>. Ma per loro, la sigaretta si riveste anche di una valenza psico-sociale. <I ragazzi non vedono la salute futura a rischio, al contrario il rischio diviene valore e il danno a cui si espongono una forma di coraggio>. Un circolo vizioso, insomma. Come ‘gestire’ questo fenomeno in crescita? <La prima arma è la prevenzione – commenta il direttore dell’Osservatorio – e, in questa direzione, il recente decreto Balduzzi ha innalzato a 18 anni il divieto di acquisto e il consumo di tabacco. Si sono predisposte forti sanzioni per chiunque venda tabacco ai minorenni e l’inserimento di un bugiardino che riveli la presenza e la quantità delle sostanze nocive (specie quelle cancerogene) contenute nelle sigarette. Infine è stato istituito un Fondo per la Prevenzione e riduzione dei danni del tabagismo>. I punti fermi per arrestare il fumo ci sono tutti: ora occorre qualche conferma in più sugli effetti della e-cig. Bisogna frenare fra i ragazzi anche il consumo di queste ultime (peraltro vietate in una decina di paesi) – dicono gli esperti – per prevenire, anche in assenza di tabacco e dei prodotti cancerogeni e tossici derivati dalla sua combustione, qualsiasi possibile danno alle vie respiratorie da ‘vapore passivo’. Ma già arrivano i primi divieti: a fare da capofila il Comune di Lomazzo (in provincia di Como), il cui sindaco ha firmato una ordinanza che proibisce l’uso della sigaretta tecno all’interno del municipio, negli uffici pubblici e nella biblioteca, oltre che in asili e scuole. Dello stesso avviso anche Alitalia, Trenitalia e Trenord (le ferrovie regionali lombarde) che non autorizzano l’e-cig sui loro aerei e convogli. Resta, poi, ancora da provare che l’elettronica sia un deterrente sicuro per smettere il vizio, specialmente per i minori. Un’ ipotesi che (al momento) sembra essere inefficace e dissolversi in una nuvola di fumo.

Francesca Morelli

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