SPORT & PILLOLA ALLEATI DELLA DONNA

L’attività fisica migliora la salute, ma anche la sessualità: fare sport in modo continuativo e regolare riduce il rischio di sovrappeso, migliora l’umore, ottimizza le performance psico-fisiche. Le giovani che praticano sport hanno più consapevolezza del proprio corpo e se ne prendono cura maggiormente rispetto alle coetanee non sportive. Lo conferma un’indagine recente della Heidelberg University di Mannheim, presentata al Congresso europeo sulla Contraccezione e Medicina riproduttiva di Atene, in cui si evidenzia come le sportive siano più attente all’alimentazione, agli stili di vita, a una sessualità più responsabile e come sia inferiore il consumo di sostanze stupefacenti e fumo. Lo testimoniano con la loro esperienza alcune campionesse olimpioniche: Valentina Vezzali, portabandiera della squadra nazionale alle imminenti Olimpiadi di Londra, dove potrebbe conquistare il primato come vincitrice del maggior numero di medaglie nella sua specialità e Margherita Granbassi, tre volte campionessa mondiale di fioretto. E proprio dalla patria delle Olimpiadi le atlete lanciano un messaggio di incoraggiamento a tutte le giovani sull’importanza della pratica sportiva per migliorare la salute ed educare a una sessualità più responsabile, con una guida pratica che raccoglie le loro testimonianze e quelle di altre colleghe (Tania Cagnotto, Jessica Rossi, Silvia Salis, Simona Gioli, Flavia Pennetta). “Donna è sport: vinci la medaglia d’oro della tua sessualità e della contraccezione consapevole” rientra nel progetto educazionale “Scegli Tu”, promosso dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO): si può scaricare dal sito: www.sceglitu.it ed è reperibile per tutta l’estate negli ambulatori ginecologici e consultori di tutt’Italia.

<Ho iniziato a usare la pillola da giovane e, nonostante i miei impegni sportivi, sono riuscita a pianificare una gravidanza dopo le Olimpiadi di Atene del 2004>, racconta Valentina Vezzali. <E nel 2005 ero già pronta per i Mondiali di Lipsia, con il piccolo Pietro che aveva solo quattro mesi. E forse è stato proprio l’uso della pillola per tanti anni che mi ha aiutata a rimanere incinta proprio quando lo desideravo>.

Contro l’opinione comune che considera la pillola solo come metodo contraccettivo, si conferma sempre più l’utilizzo dei preparati ormonali per proteggere la fertilità femminile: lo attestano i più recenti studi scientifici che riportano tassi di gravidanze più elevati nelle donne che hanno usato per anni i contraccettivi ormonali. <Assumere estrogeni in modo costante, come avviene in particolare con le pillole monofasiche, evitando le fluttuazioni ormonali molto frequenti nelle giovani e spesso causa di mestruazioni dolorose e abbondanti, fino a vere e propria patologie come la policistosi ovarica e l’endometriosi, protegge l’apparato riproduttivo e lo prepara meglio a gravidanze future>, conferma la professoressa Alessandra Graziottin, responsabile del Centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele-Resnati di Milano. <In questo caso le atlete sembrano essere avvantaggiate: conoscono meglio il proprio corpo e sono più educate a una sessualità responsabile, iniziando presto a utilizzare la pillola per motivi pratici>.

<Ho iniziato a prendere la pillola per problemi di acne, ma soprattutto per evitare di avere il ciclo nei giorni delle gare>, conferma Margherita Granbassi. <La prendo senza interruzione da diversi anni e posso solo riconoscerne i benefici, anche sul piano delle performance fisiche. Smentisco categoricamente che la pillola faccia ingrassare: nonostante sia “ferma” dall’attività agonistica da 11 mesi, a causa di un infortunio, il mio peso non si è modificato, pur continuando ad assumere la pillola>.

Ecco allora sfatata un’erronea credenza, diffusa tra le giovani, che la pillola faccia ingrassare o possa interferire sulle performance fisiche. Uno studio recente, condotto dall’Università di Tartu, ha confrontato le performance di giovani canoiste che assumevano la pillola con quelle delle colleghe che non la prendevano. Il risultato? I valori di potenza, battito cardiaco, consumo di ossigeno rimanevano identici. Ma non solo. <Gli studi più recenti confermano un effetto “indiretto” di potenziamento della massa ossea e dei legamenti ottenuto con la pillola>, fa notare la professoressa Graziottin. <Le atlete che assumono gli estrogeni in modo regolare e continuo hanno avuto una riduzione complessiva delle fratture. L’estrogeno, infatti, protegge i fibroblasti che producono collagene ed elastina, sostanze fondamentali presenti nella pelle, ma anche nel tessuto muscolare, che diventa perciò più trofico. Non solo, gli estrogeni agiscono sul sistema nervoso centrale, aumentando le endorfine che riducono il dolore, e migliorando l’attenzione e la concentrazione, elementi fondamentali per chi pratica sport. La maggiore attenzione, in questi casi, serve per evitare movimenti rischiosi, spesso causa di traumi e contusioni, che possono anche rovinare una carriera. L’assunzione regolare e continua di estrogeno, inoltre, ha un ruolo fondamentale nella riduzione dell’infiammazione, responsabile del dolore mestruale, di flussi abbondanti, fino alla policistosi ovarica e all’endometriosi. Somministrare la pillola in modo continuativo, oltre alla comodità di non avere le mestruazioni nei giorni della gare o degli allenamenti, evita questi inconvenienti e soprattutto potrebbe essere un modo per impedire a molte giovani di abbandonare lo sport a causa di questi problemi. Più della metà delle giovani che intraprendono un’attività sportiva agonistica, infatti, la interrompe anche a causa di questi disturbi legati al ciclo mestruale. E, forse, se si facesse più informazione sui vantaggi della pillola per regolarizzare il ciclo nelle giovani, si avrebbero meno disturbi ginecologici, meno problemi di infertilità e, magari, anche un maggior numero di potenziali campionesse sportive>.

di Paola Trombetta

 

Articoli correlati