SCOMPENSO CARDIACO: 41 CENTRI DI CARDIOLOGIA APERTI PER LA PREVENZIONE

Dal 1 all’8 maggio si svolgono le Giornate europee dello scompenso cardiaco, promosse dall’Unità Scompenso e Cardiomiopatie dell’AUSL di Piacenza, con il Patrocinio del Ministero della Salute e il supporto non condizionante di Novartis, Questa iniziativa si inserisce nell’European Heart Failure Awareness Days, campagna europea di sensibilizzazione e informazione promossa dalla Heart Failure Association (HFA) della Società Europea di Cardiologia (European Society of Cardiology – ESC).

Alla campagna hanno aderito 41 Centri cardiologici di riferimento, distribuiti in tutt’ Italia, dove, grazie alla presenza di cardiologi, fisioterapisti, infermieri, psicologi, dietologi e altro personale sanitario, pazienti, volontari e istituzioni, verranno promosse iniziative di sensibilizzazione rivolte alla popolazione, ai pazienti e ai loro familiari. In questa campagna, vengono organizzati open day e attività di sensibilizzazione sullo scompenso cardiaco, per informare sui sintomi, sull’importanza di una diagnosi precoce e sugli stili di vita per prevenire questa patologia. Lo scompenso cardiaco, che colpisce un milione di persone in Italia, è una condizione invalidante e potenzialmente fatale. Il cuore, indebolito e troppo rigido, non riesce a pompare sangue nella quantità adeguata: ne consegue il danneggiamento dei principali organi, tanto che oggi la metà dei pazienti con scompenso cardiaco muore entro 5 anni dalla diagnosi. Per questo è importante aumentare la consapevolezza su questa patologia che rischia di essere sottovalutata, spesso considerata “non grave” o comunque meno grave rispetto ad altri problemi cardiovascolari. «Le Giornate europee dello scompenso cardiaco hanno l’obiettivo di aumentare la conoscenza di questa patologia, principale causa di ricovero dopo il parto – afferma Massimo Piepoli, membro del Board di HFA e Responsabile Unità Operativa Scompenso e Cardiomiopatie, Ospedale di Piacenza. La diagnosi tempestiva, insieme al controllo dei fattori di rischio, permettono di rallentare il decorso della patologia. I progressi compiuti negli ultimi anni ci consentono di intervenire con efficacia, migliorando la sopravvivenza. E presto aspettiamo l’arrivo di nuove terapie farmacologiche che possono migliorare la durata e la qualità della vita dei nostri  pazienti». E’ importante sapere che la patologia progredisce nel tempo, spesso senza presentare eventi acuti e sintomi evidenti, che rischiano di non essere riconosciuti o sottovalutati. Tra i primi campanelli d’allarme: un senso di stanchezza e debolezza, unito a difficoltà di respiro e mancanza di fiato, anche dopo un leggero sforzo fisico. Nelle sue fasi più avanzate, questo affaticamento e difficoltà di respirazione si possono accusare anche con semplici attività, come vestirsi o camminare. Prima raccomandazione rivolta alla popolazione è la prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolare, quali obesità, ipertensione, sedentarietà, dislipidemia. Quindi per prevenire la malattia e il suo peggioramento è importante non fumare, limitare al massimo l’assunzione di bevande alcoliche, seguire una dieta controllata e praticare regolarmente attività fisica. Tutte le informazioni sullo scompenso cardiaco e sulla campagna sono disponibili sul sito www.iltuocuore.com. Inoltre, si possono seguire tutte le iniziative alla pagina Facebook www.facebook.com/scompensocardiaco   (P.T.)