RADIOTERAPIA PEDIATRICA CON EXAC-TRACK

All’Istituto Oncologico Veneto, con sede a Padova, è disponibile un nuovo sistema di radioterapia applicata al trattamento in pediatria. Il nuovo macchinario aumenta l’accuratezza di qualsiasi tipo di trattamento radiante, può essere applicato a diversi livelli di precisione, in base alla situazione clinica del paziente e alla localizzazione anatomica del volume/bersaglio. Solo nel 2014, presso l’Unità di Radioterapia, sono stati radio-trattati 136 nuovi casi pediatrici, per un totale di circa 2500 sedute. Ventiquattro pazienti sono stati irradiati in anestesia, perché troppo piccoli per fornire adeguata collaborazione durante la terapia. Nel reparto accedono bambini con indicazione a radioterapia, inviati dall’ Emato-oncologia pediatrica di Padova o da altri centri pediatrici italiani o stranieri. Le indicazioni al trattamento, il timing e le modalità tecniche di erogazione della dose vengono sempre discusse in riunioni multidisciplinari. Il nuovo lettino Exac Track (per uso pediatrico) è collegato a un apparecchio per radioterapia del tipo “stereo tassi”, ossia che fa convergere una serie di raggi su un punto focale corrispondente al tumore. Finora il problema di tale terapia era sempre stato quello di avere, e conservare, durante il trattamento questa convergenza con la massima precisione, perché il paziente si muove anche involontariamente. Il lettino “robotizzato” risolve questo problema. Guidato da un software e mosso da un sofisticato sistema meccanico, segue con precisione millimetrica gli spostamenti (respiro compreso) del piccolo paziente. In tal modo, grazie alla maggior precisione, si usano dosi minori di radiazioni e si evitano problemi collaterali alla terapia. Si tratta, insomma, di una innovazione tecnologica e terapeutica di rilievo: con questo strumento allo IOV si potranno curare sempre più efficacemente i bambini con malattie tumorali. Nella storia che sta dietro all’acquisto di Exac-Track si fondono aspetti umani e civici: è la storia di una alleanza virtuosa tra pubblico, privato e pazienti.

Barbara Bargna