PREMIO “ANGELO ZANIBELLI” AL LIBRO SUL DIABETE DI EMANUELA BAIO

<Ho scoperto di avere il diabete all’età di nove anni e di dover cominciare una nuova vita, anche se questo potrebbe far sorridere perché, a quell’età, non si pensa certo di averne una vecchia>. Così Emanuela Baio, presidente del Comitato nazionale dei diritti delle persone con diabete, racconta gli esordi della sua malattia, nel libro “Dolce di mio. Come vivere con il diabete”, vincitore della Prima Edizione del Premio Letterario “Leggi in Salute – Angelo Zanibelli”, assegnato lo scorso 8 ottobre a Roma A Palazzo Farnese, prestigiosa sede dell’Ambasciata di Francia in Italia. Chi affronta quotidianamente la patologia può ritrovare nel volume autobiografico di Emanuela Baio le piccole sfide e vittorie quotidiane di chi, sin da bambino, convive con una malattia cronica come il diabete. Una “compagna di vita” che, se viene assecondata e controllata con la giusta terapia, non pone ostacoli e consente di condurre una vita normale, di avere dei figli e seguire le proprie inclinazioni. Questo libro, votato a maggioranza dalla Giuria presieduta da Gianni Letta e formata da rappresentanti di Istituzioni, associazioni di categoria, associazioni di pazienti, esperti di comunicazione sanitaria, offre anche spunti di riflessione per meglio comprendere una patologia che interessa 3,5 milioni di persone in Italia e rappresenta il 9% della spesa sanitaria nazionale. 
Alla Cerimonia di premiazione, introdotta da Alain Le Roy, Ambasciatore francese in Italia, hanno partecipato, tra gli altri, Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, nominata Giurato d’onore, e Franco Marini, già presidente del Senato della Repubblica, accanto ai vertici di Sanofi Italia rappresentati da Daniel Lapeyre, Presidente, e Arturo Zanni, Amministratore Delegato.
Oltre al volume premiato, la Giuria ha anche attribuito due riconoscimenti speciali: “Personaggio dell’anno in ambito sanitario” a Francesco Marabotto, giornalista ANSA – Agenzia nazionale stampa associata – la cui lunga carriera professionale è un esempio di come una corretta comunicazione possa contribuire a facilitare la comprensione delle dinamiche in ambito di salute e sanità, e “Migliore informazione in salute e sanità” all’articolo de Il Sole 24 Ore Sanità “La salute in bilico dei migranti” a firma di Barbara Gobbi e Rosanna Magnano, un’approfondita analisi che parte dalla mappatura effettuata dalla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) per mettere in evidenza le differenze nell’accesso alle cure per gli immigrati e i loro familiari nelle diverse regioni italiane. (P.T.)