OTTOBRE: IL MESE DEDICATO ALLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO

La prevenzione non passa mai di moda. Specie quella ‘rosa’, dedicata cioè al tumore al seno, sensibilizzata e promossa soprattutto a ottobre, un intero mese durante il quale alcune fra le maggiori  istituzioni ed enti impegnati nelle tutela della salute femminile – come la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) o la Fondazione Umberto Veronesi  – invitano le donne a riflettere non solo sui numeri del tumore del seno che ancora le colpisce ogni anno con 48 mila nuovi casi, di cui 10 mila solo in Lombardia – ma anche a conoscere le iniziative sul territorio e le opportunità offerte dalla ricerca per salvaguardare il seno e frenare il trend di malattia in crescita soprattutto fra le donne più giovani.

E così quest’anno la LILT ha dedicato la sua campagna ‘Nastro rosa’, giunta alla XXIII edizione, proprio alle giovanissime – perché il tumore del seno è il primo per incidenza in questa fascia di popolazione con una mortalità del 28% – entrando con le proprie unità mobili negli atenei milanesi del Politecnico, Milano Bicocca e Bocconi per invitare le universitarie a una visita senologica gratuita e a conoscere, attraverso la corretta informazione, l’importanza e l’influenza giocata dallo stile di vita che rappresenta ancora un’arma efficace per allontanare il rischio di malattia. «E’ inutile pensare a terapie raffinate o target – dichiara il professor Marco Allosio, presidente della LILT, Sezione Provinciale di Milano – quando non vi è, prima, una efficiente prevenzione sia primaria che secondaria». La cui efficacia è confermata dai numeri, perché la diagnosi precoce ha oggi incrementato, in tutto il mondo, la sopravvivenza a cinque anni del 18% e ridotto sensibilmente la mortalità.

Per difendere il seno delle donne ‘milanesi’ (ma non solo) dal tumore, nel mese di Ottobre sono in programma in città numerose iniziative: questa sera, 1 ottobre giorno inaugurale della campagna, Via Montenapoleone si illuminerà di rosa, mentre sabato 3 ottobre, 64 marchi del lusso (contro i 34 di cinque anni fa, quando fu avviata l’iniziativa) del quadrilatero della moda, arricchitosi quest’anno di via Santo Spirito e Borgospesso, riconfermano lo shopping ‘Non badate a spese’, devolvendo cioè il 10% dell’incasso giornaliero alla LILT. «Il nostro obiettivo – ha dichiarato Gugliemo Miani, Presidente Associazione MonteNapoleone – è di arrivare al traguardo di 1 milione di euro». Ribadendo, con questa alleanza, un concetto forte: che la salute è ‘glamour’. L’iniziativa, negli anni passati, aveva consentito a LILT di effettuare 5 mila visite gratuite e acquistare 2 mammografi. Poi ancora, il 7 ottobre, l’evento ‘Rosa ad arte’ che poserà un grande fiocco rosa, simbolo internazionale della lotta contro il cancro al seno, su un monumento milanese. Mentre per tutto il mese di ottobre presso i principali ospedali milanesi una mostra fotografica itinerante, dal titolo forte e provocatorio – #FATELEVEDERE – raffigurante donne comuni che offrono il loro seno criptato all’obiettivo, invita e sprona tutte a ‘mostrarsi’ senza timore per una vista di controllo, periodica e regolare.

Ma anche grandi marchi farmaceutici, terziari, alimentari e commerciali in genere, si affiancano a LILT. Tra essi Bridgestone Italia, azienda leader produttrice di pneumatici, che grazie al prezioso lavoro degli ingegneri del TCE (Centro Tecnico Europeo di Bridgestone alle porte di Roma) e in particolare dell’Impianto pilota, ha realizzato due prototipi speciali “vestiti di rosa”, di cui l’uno con una spalla personalizzata da una banda rosa ed il secondo con il famoso Fiocco Rosa, entrambi artisticamente fotografati da Fabrizio Facchetti ed esposti al pubblico il 1 e 2 Ottobre in Piazza Affari.

Forte è anche il messaggio di Fondazione Umberto Veronesi che promuove il prossimo 4 ottobre a Roma e il 25 ottobre a Milano, una maratona collettiva per le vie delle due città: perché la battaglia contro il tumore del seno non è solo delle donne, ma dell’intera comunità, delle pazienti, dei compagni, della famiglia. Di ciascuno.

Francesca Morelli