NUOVO SPRAY PER LA BPCO: PIU’ EFFICACE, COMODO E DI LUNGA DURATA

Per ridurre gli effetti e le conseguenze della BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), una malattia cronica, di tipo infiammatorio e di progressiva evoluzione che ‘toglie il fiato’, aumenta la produzione di catarro e sviluppa tosse cronica, servono farmaci broncodilatatori e disinfiammanti. Che siano soprattutto in grado di agire rapidamente, mantenere i benefici a lungo termine e poter essere impiegati con facilità, anche da un paziente anziano (la malattia colpisce di norma dai 40 anni, con un incidenza maggiore nella terza età), per il quale l’utilizzo dello spray può essere complesso e difficoltoso. Pena la scarsa aderenza terapeutica, con conseguente peggioramento della sintomatologia, riacutizzazioni frequenti, ospedalizzazione e nei casi estremi, anche un esito letale. Oggi tutte queste azioni hanno trovato una risposta efficace, migliore e più semplice in un nuovo device che combina due farmaci, il beclometasone dipropionato (corticosteroide per inalazione- ICS) e formoterolo fumarato (broncodilatatore beta2-agonista-LABA) a dose fissa, con una formulazione innovativa extra-fine, l’unica approvata anche in Italia dal marzo 2016 nel trattamento della BPCO. «La peculiarità di questa combinazione ICS/LABA spray, che prevede due inalazioni due volte al giorno, è racchiusa proprio nella sua formulazione – ha dichiarato il professor Alessandro Papi, direttore della Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università di Ferrara. Grazie a un innovativo inalatore, i due principi attivi sono erogati in particelle di piccole dimensioni: questo garantisce una distribuzione omogenea e un’elevata deposizione in tutto l’albero bronchiale, comprese le piccole vie aeree, solitamente più difficili da raggiungere. Il valore aggiunto sta nel fatto che i due principi attivi possono così lavorare in sinergia su sintomi e infiammazione, a tutto beneficio per il pazienti». L’uso scorretto dell’inalatore sembra essere uno degli errori più comuni per 3 pazienti su 10 con BPCO e un importante limite all’efficacia della cura. «Questo nuovo dispositivo – conclude il professore – oltre ad essere di facile utilizzo, produce una nuvoletta spray che perdura più a lungo, rispetto agli altri spray in commercio, favorendo una migliore coordinazione tra l’erogazione del farmaco e l’inspirazione del paziente che, solitamente, soprattutto nei casi di BPCO più gravi, ha notevoli difficoltà a coordinare l’assunzione del farmaco inalatorio». Il nuovo farmaco, che ha dimostrato di ridurre del 28% le riacutizzazioni di malattia, è disponibile dai primi di aprile ed è rimborsato dal Servizio sanitario Nazionale, con prescrizione medica. (Francesca Morelli)