“NON PERDIAMOCI DI VISTA”: AL VIA LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE DELLE MACULOPAT

Prenderà il via il prossimo 3 novembre la Campagna itinerante “Non perdiamoci la vista”, promossa dall’ Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB Italia onlus), in collaborazione con Novartis. A bordo delle Unità Mobili Oftalmiche (UMO), i cittadini potranno ricevere informazioni sulle maculopatie, in particolare, sulla degenerazione maculare legata all’età, ed effettuare un controllo retinico gratuito per accertare il rischio di insorgenza di questa malattia. L’iniziativa sarà presente nelle piazze e nei quartieri delle principali città italiane. Le prime Regioni interessate, a partire dal 3 novembre 2014, saranno Lombardia, Lazio e Sicilia. Nel corso del 2015 saranno coinvolte altre città, in tutta la penisola. Tutte le informazioni sulle tappe e sulla Campagna saranno disponibili sui siti www.iapb.it e www.nonperdiamocilavista.it e tramite il numero verde 800 04 80 80.

<Per IAPB Italia onlus sono tre le priorità oggi nella lotta alla cecità evitabile: prevenzione primaria, ovvero informazione e sensibilizzazione, prevenzione secondaria, cioè screening, diagnosi precoce e rapido accesso alle terapie, e prevenzione terziaria, ovvero riabilitazione visiva>, dichiara l’Avvocato Giuseppe Castronovo, Presidente della Sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità. <La Campagna ‘Non perdiamoci la vista’ si inserisce nell’ambito di questo nostro impegno e nasce proprio con l’obiettivo di aumentare la conoscenza della popolazione rispetto alle maculopatie, sensibilizzare sull’importanza di riconoscerle precocemente attraverso dei periodici controlli e trattarle tempestivamente, nonché fornire informazioni sulla riabilitazione visiva, che oggi è in grado di offrire alle persone ipovedenti un significativo recupero della qualità di vita>.

Intercettare il disturbo nelle sue fasi iniziali è la chiave per poter contrastare efficacemente il progredire della malattia. La forma neovascolare o umida, la più aggressiva, ha un’insorgenza molto rapida e in poche settimane può portare a una grave compromissione della capacità visiva. <Solo un intervento terapeutico tempestivo può arrestare la perdita della vista e per questo è fondamentale che cittadini e medici di medicina generale agiscano subito ai primi campanelli d’allarme: immagini o parti di immagini distorte o ondulate e aree sfocate al centro del campo visivo, che con l’avanzare della patologia diventano vere e proprie macchie scure>, sottolinea il Prof. Giovanni Staurenghi, direttore della clinica oculistica dell’Università degli Studi di Milano, ospedale Luigi Sacco e Presidente SIR, Società Italiana della Retina. <Anche in assenza di sintomi, l’appello è comunque quello di sottoporsi a visite oculistiche mirate, da effettuare con regolarità dopo i 55 anni, rivolgendosi al proprio medico o ai centri specialistici presenti su tutto il territorio italiano, in modo da riconoscere i primi segni della patologia e preservare la funzione visiva il più a lungo possibile>.

E se fino a qualche anno fa non esisteva alcuna terapia per arrestare la degnerazione maculare, oggi l’oftalmologo ha a disposizione trattamenti farmacologici innovativi, come gli anti-Vegf (il fattore di crescita endoteliale vascolare). Farmaci che vengono introdotti all’interno dell’occhio mediante delle iniezioni intraoculari,  capaci di rallentare efficacemente il progredire della malattia e garantire una migliore qualità di vita ai pazienti.

(Luisa Romagnoni)