NON INSEGNARE AI BAMBINI A LEGGERE PRIMA DELLE SCUOLE ELEMENTARI

In occasione del XVI convegno dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), da poco concluso a Roma, è stata presentata una proposta per un decreto a tutela dell’infanzia: “Non insegnare ai bambini a leggere e scrivere a 4 o 5 anni, ma lasciare questo compito alle elementari. In questo modo avremo meno fobie scolari e vomiti in classe”, precisa Federico Bianchi di Castelbianco. “Molti bambini, infatti dopo la scuola materna, non vogliono più andare alle elementari. Gli insegnanti non devono dunque anticipare i tempi di apprendimento sotto la spinta dei genitori”.

L”IdO ha circa mille bambini in carico e li segue negli incontri con gli insegnanti attraverso il servizio scuola. “Bisogna collaborare, aiutare e sostenere i docenti, ma non sostituirci a loro”. Della stessa idea è Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell’IdO: “La responsabilità del mondo clinico è di aver troppo medicalizzato i bambini, facendo perdere valore alla pedagogia. Gli insegnanti sono indiscutibilmente le persone più importanti per il bambino, ma anticipare gli apprendimenti è un errore. Il bambino deve avere la sua naturale maturazione”.
L’IdO chiede di tornare a un modus di crescita che dica basta alla scuola a 5 anni. Inoltre, se i bambini vanno a scuola alle 7 per uscire alle 16.30, non bisogna poi sovraccaricarli di compiti a casa. Dobbiamo ridare dignità al tempo del bambino e alla sua possibilità di crescita.