NANOFARMACI: TERAPIA FUTURA PER I TUMORI AL SENO PIU’ AGGRESSIVI

Nuove opportunità terapeutiche per i tumori più aggressivi del seno. La notizia arriva dagli Stati Uniti dove lo scorso mese di dicembre si è tenuto uno dei più importanti convegni sul tumore del seno: il San Antonio Breast Cancer Symposium. Qui è stata annunciata la messa a punto di un innovativo farmaco – un nanofarmaco –  efficace nel tumore “triplo negativo”, una delle forme di malattia più severa anche allo stadio iniziale, che non risponde alle terapie ormonali, nè ai farmaci anti Her2, né alla chemioterapia tradizionale. La nuova terapia in America è già stata sperimentata su oltre 1200 donne e i risultati emersi dallo studio GeparSepto, giunto alla fase III (quindi all’ultimo stadio di validazione, quello che ne attesta l’efficacia contro un placebo, che poi può dare avvio all’eventuale produzione e uso del farmaco), sono confortanti. Sembra infatti che il 38% delle pazienti trattate prima della chirurgia con questa nano-terapia, basata sul principio attivo nab-paclitaxel che coniuga un antitumorale di comprovata efficacia con la tecnologia d’avanguardia delle nanoparticelle, abbia raggiunto una “risposta patologica” completa, rispetto al 29% di coloro che hanno ricevuto un trattamento tradizionale. «La risposta patologia completa è un parametro molto importante – spiega Francesco Cognetti, presidente della Fondazione ‘Insieme contro il Cancro’ – perché consiste nell’assenza di tumore invasivo sia nel seno che nei linfonodi ed è strettamente legato all’esito favorevole a lungo termine, cioè alla sopravvivenza». In Italia sono più di 522 mila le donne con tumore del seno con previsioni di 48 mila nuovi casi stimati solo per il 2014. Ma le percentuali di guarigione sono in crescita, tanto che oggi l’87% delle pazienti sono vive a cinque anni dalla diagnosi, talune con alcune forme di neoplasia particolarmente aggressive. «E proprio in relazione a queste forme – conclude Cognetti – ovvero al ‘triplo negativo’ che comprende il 15% di tutti i casi di cancro al seno, è stata dimostrata la superiore efficacia del nanofarmaco».

(Francesca Morelli)