LA NUOVA TECNOLOGIA CHE PUO’ SALVARCI LA VITA

Un piccolo dispositivo posizionato sulla pelle consente di monitorare costantemente il paziente ospedalizzato, bloccando per tempo un eventuale arresto cardiaco. Fantascienza? No. Attraverso la “lettura” di pochi parametri vitali, nelle 6 ore precedenti l’evento fatale è infatti possibile cogliere con rapidità quei segni e sintomi anomali che si manifestano in due terzi dei casi. Si può insomma agire d’anticipo per contrastare questo episodio solo apparentemente improvviso, segnalando un peggioramento. Innescando questo campanello d’allarme per un pronto intervento al momento giusto, si riesce contemporaneamente a mettere a segno anche un altro grande risultato: migliorare le condizioni di prevenzione e cura all’interno degli ospedali. Ma in che modo avviene tutto questo? Per mezzo di nuove ed efficaci tecnologie di monitoraggio automatizzato, sviluppate dalla ricerca Philips: il monitor installato al posto letto che registra i dati è IntelliVue e permette di individuare i pazienti a rischio di aggravamento aumentando la sopravvivenza del 6%, diminuendo la durata della degenza ospedaliera del 25%, e dimezzando il tempo necessario per misurare i segni vitali.

Un alleato al fianco dell’operatore sanitario. «Questi importanti progressi tecnologici si basano su un concetto chiave: la cura del paziente non è più uno sforzo individuale», ha affermato il professor Rinaldo Bellomo (M.D., Ph. D., Director of Intensive Care Research at the Austin Hospital in Melbourne, Australia). «I migliori risultati e gli interventi più efficaci per salvaguardare la vita dei pazienti si ottengono quando gli operatori sanitari lavorano insieme, come una squadra, utilizzando la migliore tecnologia e i migliori dati disponibili». Uno studio multicentrico internazionale, lo Studio Vital, ha infatti permesso di dimostrare come lo sviluppo di una nuova tecnologia di monitoraggio sia efficace nell’aiutare gli infermieri e i medici di reparto a rispondere più tempestivamente al deterioramento clinico del paziente.

Lo studio Vital ha coinvolto 12 reparti di medicina e chirurgia generale di 10 ospedali negli Stati Uniti, in Europa (Svezia, Inghilterra, Olanda) e in Australia (dove, per ovviare alle grandi distanze tra pazienti e ospedale, il monitoraggio è stato eseguito a casa e la trasmissione dei dati fornita via Skype). Il monitoraggio automatizzato è stato in pratica applicato su oltre 18mila soggetti, confermandone l’efficacia attraverso un sistema elettronico che ha permesso di individuare i pazienti a rischio, automatizzando il calcolo del punteggio dei dati EWS (Early Warning Score) e rilevando i segni di aggravamento in modo da attivare più tempestivamente da parte dell’équipe ospedialiera l’intervento di emergenza. Normalmente i 5 parametri fisiologici vitali di base EWS da monitorare per ridurre il rischio e identificarlo in tempo sono: frequenza respiratoria, pressione sistolica, frequenza cardiaca, temperatura, punteggio AVPU (scala di valutazione dello stato di coscienza).
La situazione italiana è stata fotografata in 5 grandi ospedali: Policlinico di Bari, San Filippo Neri di Roma, Niguarda Ca’ Granda di Milano, Azienda ospedaliera Universitaria pisana, Azienda ospedaliera Careggi di Firenze. L’analisi è stata condotta nel nostro Paese su oltre 7.500 pazienti documentando la presenza di eventi avversi in area medica nel 37,5% dei casi, in chirurgia 30,1%, in pronto soccorso 6,2% e in ostetricia 4%.

Il controllo automatizzato può essere applicato anche su pazienti in grado di muoversi, ma ugualmente monitorati in modo costante: i dispositivi senza cavi IntelliVue Cableless Pod permettono infatti di acquisire le misurazioni; la trasmissione dei dati al software in questo caso avviene via radio.

Un sistema efficace, dunque, che garantisce un futuro più sicuro per tutti perché offre agli operatori sanitari dei reparti di degenza la possibilità di anticipare e rispondere rapidamente ai primi sintomi di evoluzione peggiorativa, favorendo l’intervento appropriato per il paziente giusto al momento giusto.   (Giovanna Tettamanzi)

Per maggiori informazioni:

www.healthcare.philips.com/main/products/patient_monitoring/products/intellivue_guardian_ews/

www.healthcare.philips.com/main/products/patient_monitoring/products/intellivue_guardian_solution/