LA GUARDIANA DELLA NOSTRA TAVOLA

Maria Caramelli è una delle sette “Tecnovisionarie” (con Marina Borghetti, Nathalie Moll Rosanna Massarenti, Maria Carmela Colaiacovo, Daniela Ottolenghi Sacerdote, Valentina Taverniti) vincitrici dell’edizione 2013 di “Women&Technologies”. Promosso dall’Associazione Donne e Tecnologie, presieduta da Gianna Martinengo, il premio vuole essere un riconoscimento alle donne che nella loro attività professionale hanno testimoniato di possedere visione e che privilegiano l’impatto sociale, la trasparenza nei comportamenti e l’etica.
In particolare Maria Caramelli è stata premiata per il suo impegno a tutela della salute pubblica. Piemontese, 54 anni, tre figli, veterinaria (specializzata in Ispezione degli Alimenti di origine animale), dall’agosto 2012 dirige l’Istituto zooprofilattico di Piemonte, valle d’Aosta e Liguria, nonché responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la BSE (l’encefalopatia spongiforme del bovino). Ai tempi dell’emergenza “mucca pazza” il suo nome è stato un punto di riferimento internazionale per la competenza raggiunta.
Ha pubblicato di recente Per non scoprirlo mangiando… La sicurezza alimentare nel nostro paese, (edizioni Instar), dove racconta in modo rigoroso le insidie nascoste nei cibi (virus e batteri in grado di provocare intossicazioni e infezioni, ma anche dovuti alla complessità dei processi di produzione e distribuzione dei cibi) e la storia delle frodi alimentari che hanno occupato le pagine dei giornali negli ultimi anni (dalla Mozzarella blu alle lasagne con la carne di cavallo). E spiega come difendersi.”La parte centrale del nostro operato resta l’analisi, ovviamente a campione, di tutto quello che portiamo sulle nostra tavola e troviamo in mercati e ristoranti. Noi possiamo arrivare fino a lì, poi il consumatore gioca un ruolo fondamentale”, spiega Caramelli. “Tante malattie dipendono anche dalla cattiva conservazione degli alimenti”.
“Per me è molto importante occuparmi di quello che mangia la mia famiglia: mi piace andare a far la spesa per i miei figli, scegliere i prodotti migliori, cucinare per loro. Occuparsi dell’alimentazione di chi ci sta a cuore è un atto d’amore”.
(Cristina Tirinzoni)