IL CAFFE’: UN BUON ALLEATO CONTRO IL TUMORE AL FEGATO

Il consumo di caffè riduce del 40 % il rischio di carcinoma epatocellulare, il tipo più comune di tumore al fegato, sesto nel mondo. È quanto emerso da una meta analisi – che include 16 studi e 3.153 casi di HCC (epatocarcinoma) – pubblicata sul Clinical Gastroenterology and Hepatology, rivista ufficiale dell’Associazione Americana di Gastroenterologia.

«La nostra ricerca conferma quanto dichiarato in passato – afferma Carlo La Vecchia, autore dello studio del Dipartimento di Epidemiologia, IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e dell’Università di Milano – ovvero, che il caffè possiede effetti favorevoli sul rischio di tumore del fegato. Ciò potrebbe essere mediato dai suoi provati effetti preventivi sul diabete – noto fattore di rischio del tumore al fegato – oppure dai suoi effetti benefici sulla cirrosi e sugli enzimi epatici».

Le sostanze contenute nella bevanda, antiossidanti e composti chimici, sembra aiutino a prevenire diverse malattie croniche: oltre ai tumori, anche le malattie cardiovascolari. Dati molto recenti dimostrano che il caffè sembra essere associato a una diminuzione di mortalità totale, anche se i risultati vanno confermati. In sostanza, consumando tre o quattro tazzine di caffè, l’individuo sano può avere il piacere di bere un buon caffè senza temere per la propria salute.

Nonostante la coerenza dei risultati tra i vari studi analizzati, è difficile stabilire se l’associazione tra consumo di caffè e HCC sia causale. «Rimane ancora poco chiaro – ha aggiunto Alessandra Tavani, capo del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie Croniche al Mario Negri – se il caffè ha un ruolo preventivo nell’insorgenza del tumore al fegato; in ogni caso, tale ruolo sarebbe limitato rispetto a quanto si può ottenere con le correnti misure preventive».

Per evitare più del 90% dei tumori primari del fegato, gli esperti consigliano, infatti, queste azioni preventive: 1. vaccinazione contro il virus dell’epatite B; 2. controllo della trasmissione del virus dell’epatite C; 3. riduzione di consumo di alcol.

Le cause che favoriscono la crescita di un tumore primario del fegato sono, infatti, proprio le epatiti croniche, specialmente se associate a cirrosi. Gli altri fattori di rischio rilevanti includono l’alcol, il tabacco, l’obesità e il diabete.

(Lara Luciano)