“GIU’ LE MANI”: PARTE LA CAMPAGNA DEI FISIOTERAPISTI

Una banale sciatalgia può trasformarsi in un calvario se non ci si affida a un professionista qualificato. Come riconoscere un fisioterapista affidabile? L’Associazione Italiana Fisioterapisti (www.aifi.net) da quattro anni, in occasione della Giornata mondiale della fisioterapia dell’8 settembre, promuove la campagna “Giù Le Mani”, che si conclude il 13 settembre con il “FisioDay”, una giornata di apertura straordinaria degli studi fisioterapici dove sarà possibile recarsi per un consulto gratuito, prenotando al numero verde: 800.03.60.77. Una campagna nazionale nata per sensibilizzare i cittadini e informare pazienti e operatori.

<Lo slogan “Giù le mani!” è molto chiaro e significativo>, puntualizza Antonio Bortone, presidente dell’Aifi. <L’iniziativa propone una serie di servizi semplici, ma fondamentali, per aiutare tutti a riconoscere i professionisti veri, a segnalare situazioni sospette, a ottenere informazioni corrette. In Italia sono 10 mila i fisioterapisti abusivi, il doppio di quelli veri (50 mila). Ecco dunque una locandina digitale che potrà essere rilanciata via e-mail e attraverso i social network, un numero verde attivo per una settimana, per due ore al giorno, dove si potranno chiedere tutte le informazioni necessarie, una pagina internet dove sarà possibile scaricare materiale utile, e un indirizzo e-mail dove ognuno potrà scrivere le proprie richieste ed ottenere risposte veloci>. 

E per chi  non potrà partecipare, ecco 5 consigli fondamentali per evitare brutte sorprese:

1. Verificare il titolo di studio: attualmente la professione può essere esercitata da chi è in possesso della Laurea in Fisioterapia (o titoli equivalenti).

2. Verificare che il titolo di studio sia stato rilasciato in Italia e, in caso di titolo estero, che abbia ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Salute;

3. Verificare l’iscrizione ad Aifi (l’Associazione rappresentativa per decreto ministeriale): è molto utile perché costituisce un ulteriore elemento di conferma che siamo di fronte ad  un fisioterapista qualificato;

4. Verificare se è richiesta la visione della documentazione clinica esistente durante la visita fisioterapica;

5. Chiedere sempre il rilascio della ricevuta fiscale, senza IVA, in caso di prestazione effettuata da un libero professionista. (P.T.)