Giornata mondiale dell’asma: un nuovo farmaco per le forme più gravi

100, forse anche 150 milioni nel mondo, più di 30 milioni in Europa e 3 milioni solo in Italia: sono i numeri dell’asma diffusi dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in occasione della Giornata Mondiale che di celebra il 2 Maggio. Non è un caso che l’evento ricorra proprio in primavera, periodo dell’anno in cui i rischi di attacchi asmatici sono maggiori. Complice la più alta concentrazione di uno o più tipologie di pollini presenti nell’aria, a cui si aggiungono altri allergeni, come gli acari. Il recente studio Proxima ha confermato che gli asmatici sono poli-sensibili, cioè sensibili a più allergeni contemporaneamente, con una probabilità tanto maggiore nel caso di una forma Asmatica Allergico Grave (AAG) che interessa almeno 50 mila italiani, includendo grandi e piccini.  Nei pazienti con AAG la poli-sensibilizzazione condiziona la qualità della vita, sia per la persistenza dei sintomi, sia per la gravità degli stessi. «E’ fondamentale – dichiara Filippo Tesi, Presidente di Federasma e Allergie Onlus – conoscere quali sono i centri specialistici a cui rivolgersi, comprendere se si può guarire e quali sono le cure disponibili. Si tratta di informazioni che ancora i pazienti ci chiedono con maggiore frequenza, a conferma del fatto che in termini di educazione e divulgazione non si deve mai abbassare la guardia». «Se l’AAG non è adeguatamente controllata – aggiunge Giorgio Walter Canonica, Professore di Pneumologia, all’Humanitas University di Milano e Presidente SIAAIC (Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica) –  si favoriscono il persistere dei sintomi e l’insorgere di ripetute riacutizzazioni che possono causare ospedalizzazioni frequenti e mettere a rischio la vita».

Intervenire in maniera adeguata, non solo è prioritario e basilare, ma è anche possibile. Perché le terapie giuste, comprese le forme di asma grave, oggi ci sono. In particolare un farmaco biologico monoclonale anti IgE ha dimostrato la sua efficacia nei pazienti poli-sensibilizzati, affetti da AAGrave. «Questo farmaco (omalizumab) – precisa il dottor Andrea Matucci, Dirigente medico del reparto di Immunologia dell’Ospedale Careggi di Firenze – agisce a monte della cascata infiammatoria, ha uno spettro d’azione molto ampio ed è diretto su un “bersaglio” preciso, cioè sulle IgE, senza distinguere tra allergene e allergene, tra acaro e polline. Questo significa che la terapia è efficace e sicura nei pazienti poli-sensibilizzati, esposti a maggior rischio di attacco, assicurando importanti benefici in termini di qualità di vita». Obiettivo della giornata mondiale, infatti, è informare la popolazione – e in particolare gli asmatici – che la conoscenza approfondita sulla possibile evoluzione dell’asma in tutte le sue forme, anche quelle più gravi, e del suo impatto sulla qualità della vita, è fondamentale sia per individuare la terapia più idonea, sia per poter mantenere una quotidianità “normale”, spesso compromessa dalla cronicità della malattia. Per ulteriori informazioni sulla patologia, il monitoraggio dell’asma con il Control Test e i centri di cura:  www.viviasma.it.

Francesca Morelli

 

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