Salute e qualità di vita, dalla pubertà alla menopausa: se ne è parlato alla Leopolda di Firenze

La salute della donna, dalla pubertà alla menopausa, è stata al centro di una sessione del “Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che si è svolto i giorni scorsi alla Stazione Leopolda di Firenze. La prevenzione e la qualità di vita devono essere prese in considerazione e garantite in ogni fascia d’età, tenendo conto delle differenti esigenze delle donne.

<Nell’adolescenza, ad esempio, è fondamentale la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, per garantire una vita sessuale serena>, puntualizza il dottor Marco Gambacciani, presidente della Società Italiana della Menopausa. <Con l’introduzione dei vaccini contro l’HPV, potrebbe iniziare, già da questa età, la prevenzione oncologica. L’educazione a una sessualità responsabile è inoltre fondamentale per preservare la fertilità, che sarà poi il fulcro dell’età riproduttiva. In questa fase occorre supportare la donna, per attuare un progetto di maternità responsabile e, successivamente, assecondarne l’esigenza di una contraccezione sicura. Nella terza età, infine, dobbiamo prendere in carico i problemi che affliggono una donna su tre: dalle vampate, considerate il sintomo più fastidioso, al rischio di osteoporosi e malattie cardiovascolari, ma anche alle problematiche cognitive (insonnia, irritabilità, ansia) e all’atrofia vaginale che può destabilizzare la vita affettiva e sessuale. Oggi per fortuna esistono terapie ormonali personalizzate per i problemi di ogni donna. E anche per chi non può assumere ormoni (ad esempio le donne che hanno avuto un tumore) esistono tecniche, come il laser e composti non ormonali (ospemifene), in grado di migliorare i fastidiosi sintomi a livello vaginale>.

Paola Trombetta

 

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