AIOM: SEI PAZIENTI SU DIECI SCONFIGGONO IL CANCRO

Di tumore si guarisce oggi in Italia nel 60% dei casi. Lo confermano gli specialisti intervenuti al convegno nazionale”Stato dell’Oncologia in Italia” organizzato dall’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) in Senato. Il 57% degli uomini e il 63% delle donne colpiti da cancro sconfiggono la malattia. Particolarmente elevata la sopravvivenza dopo cinque anni in tumori frequenti come quello al seno (87%), alla prostata (91%), al colon retto (64% per gli uomini, 63% per le donne). Queste percentuali collocano l’Italia fra i primi Paesi in Europa per numero di guarigioni. Ma è necessario far fronte a criticità urgenti che rischiano di compromettere la qualità dell’assistenza: almeno il 15% degli esami (in particolare radiologici e strumentali) è improprio, vi sono terapie di non comprovata efficacia, che costano ogni anno al sistema circa 350 milioni di euro e il peso delle visite di controllo è pari a 400 milioni. Le liste di attesa sono troppo lunghe, l’adesione ai programmi di screening è insufficiente soprattutto al Sud, i percorsi terapeutici non sono uniformi nelle varie Regioni. <Le esigenze dei pazienti oncologici stanno cambiando – spiega il professor Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM – e la presa in carico di queste persone richiede una risposta a 360 gradi. L’AIOM in questi anni ha messo in campo strumenti concreti ed efficaci. A partire dalle campagne di prevenzione come ‘Non fare autogol’: con i calciatori della serie A siamo entrati nelle scuole superiori per insegnare ai ragazzi gli stili di vita corretti. Il fattore di rischio più importante, il fumo di sigaretta, risulta ancora troppo diffuso fra gli italiani. Un terzo degli under 35 è fumatore, con conseguenze allarmanti. Per questo il nostro impegno nella prevenzione continua con un tour sui danni del fumo anche passivo in otto Regioni>. Un altro aspetto è quello relativo alla prevenzione secondaria, cioè agli esami di screening. <Nel corso del 2013 – afferma la dottoressa Stefania Gori, segretario nazionale AIOM – gli inviti per i tre programmi (mammografia per il tumore del seno, pap-test per quello della cervice uterina e ricerca del sangue occulto nelle feci per il cancro del colon-retto) hanno superato gli 11 milioni. Ma permangono grandi differenze fra Nord e Sud>.

Nel 2014 sono stati registrati 365.500 nuovi casi di tumore (circa 1000 al giorno), di cui 196.100 (54%) negli uomini e 169.400 (46%) nelle donne. Ma la mortalità è in netto calo, dal 1996 a oggi è diminuita del 20%. <Il passo avanti – puntualizza il professor Pinto – è rappresentato dalla medicina personalizzata e dalle terapie mirate che agiscono solo sulle cellule malate preservando quelle sane. I test molecolari consentono la selezione dei pazienti in cui questi trattamenti possono funzionare. L’AIOM ha avviato diversi programmi per il controllo di qualità delle strutture che eseguono queste analisi nel tumore del polmone, del seno, del colon-retto, dello stomaco e nel melanoma. L’obiettivo è quello di garantire l’accesso a test molecolari validati per tutti i pazienti sul territorio nazionale. Oggi alle terapie personalizzate su bersagli cellulari si aggiunge una nuova importante arma: l’immunoterapia che riattiva il sistema immunitario contro il tumore.  Ha già raggiunto importanti risultati nella cura del melanoma e del carcinoma del polmone e si sta sviluppando con studi clinici in altre patologie oncologiche>. (P.T.)