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2 APRILE, GIORNATA MONDIALE DELL’AUTISMO: PAOLA BINETTI FA IL PUNTO SULLA M

2 Aprile 2016 ore 0:00

Lo spettro autistico. La legge e i suoi risvolti clinici e sociali’ è il libro a cura di Paola Binetti, neuropsichiatra infantile ed esponente della commissione Affari sociali alla Camera, per fare il punto su un disturbo tanto complesso, in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo. Il testo sarà presentato il primo aprile a Roma in occasione di un incontro, nell’Aula Valori dell’Università Lumsa in via di Porta Castello 44 dalle 15 alle 18, che riunirà gli autori del volume insieme ad esperti di Psicologia, Metodologia Didattica, Pedagogia Speciale e rappresentanti delle istituzioni.

“Questo libro nasce dalla collaborazione di molti autori, all’indomani dell’approvazione della legge sull’autismo, per spiegare quali sono i punti in cui questa norma s’inserisce come risposta concreta ai bisogni delle famiglie che hanno un bambino che potrebbe presentare una sindrome che rientra nello spettro autistico. Il volume offre risposte concrete anche su come si possa giungere a una diagnosi, chiarendo però che non si può parlare di autismo ma di autismi, cioè di sindromi che hanno molti punti in contatto ma anche notevoli divergenze fra loro”. Lo spiega Paola Binetti, aggiungendo: “Dopo la diagnosi, il tema in cui ci si muove è di tipo educativo-riabilitativo, ovvero come intervenire per prendersi carico di questi bambini, intrecciando interventi di tipo educativo con quelli di tipo ‘riabilitativo'”.
Quando si parla di autismo, un altro aspetto da non sottovalutare è il passaggio alla maggior età: “Una volta raggiunti i 18 anni i soggetti autistici imboccavano un tunnel dal quale uscivano con una diagnosi psichiatrica- puntualizza la Binetti – poiché si perdeva di vista la specificità diagnostica dell’autismo. Adesso la legge prende in considerazione la persona autistica per tutta la sua vita. Questo spiega alcuni passaggi importanti nel libro, che prevedono la possibilità per la persona autistica di inserirsi nel mondo professionale, oppure la necessità di creare alcuni contesti protetti in cui possa trovare le occasioni migliori per esprimere la propria personalità e mettere a frutto capacità e talenti”.
Riguardo alle linee guida, il libro offre il passaggio molto interessante del professor Antonino Cartabellota, presidente della Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina basata sulle Evidenze). Il suo intervento ricostruisce quali sono i criteri a cui dovranno ispirarsi le nuove linee guida: le vecchie si fermavano all’adolescenza, le nuove dovranno coprire a 360 gradi tutto l’arco di vita della persona autistica”.
Per partecipare occorrerà registrarsi scrivendo a m.cinque1@lumsa.it

 

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2 Aprile 2016
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