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CONCERTO ALLA SCALA PER LA DISTROFIA DI DUCHENNE, PROMOSSO DAL BESTA
14 Febbraio 2016 ore 19:30 - 21:30
Per la serata del 14 febbraio, ore 19.30, la Filarmonica della Scala, con la direzione del maestro Daniel Hardin, terrà un concerto con musiche di Béla Bartòk, Johann e Richard Strauss, il cui ricavato andrà a favore della ricerca della Distrofia di Duchenne, (Per informazioni e prenotazione biglietti: 02/465.467.467. Il programma della serata è disponibile su: filarmonica.it/proveaperte/#ProveAperte.
L’iniziativa è promossa dall’Istituto neurologico Carlo Besta di Milano. <Si tratta di una malattia neuromuscolare caratterizzata da atrofia e debolezza dei muscoli, a rapida evoluzione>, spiega il Direttore Scientifico dell’Istituto BESTA, dottor Renato Mantegazza. <Colpisce prevalentemente gli uomini con un’incidenza stimata in 1/3.300 nati maschi. Le femmine di solito sono asintomatiche, anche se una piccola parte delle portatrici presenta forme leggere della malattia. L’esordio avviene nella prima infanzia e i bambini affetti possono presentare ritardo nelle tappe dello sviluppo motorio, con deambulazione instabile e frequenti cadute. La perdita della deambulazione autonoma avviene tra i 6 e i 13 anni, a un’età media di 9 anni e mezzo nei pazienti non trattati con gli steroidi. Dopo la perdita della deambulazione, si sviluppano rapidamente le contratture articolari e la scoliosi. La cardiomiopatia e l’insufficienza respiratoria rappresentano la causa di morte dei pazienti all’inizio della vita adulta. La DMD è una malattia recessiva legata al cromosoma X, nella quale il danno muscolare è dovuto all’assenza completa della distrofina, una proteina che favorisce la contrazione muscolare. Al momento attuale non esistono terapie efficaci nel trattamento della distrofia muscolare di Duchenne. Il progetto di ricerca dell’Istituto neurologico Besta punta a migliorare sia diagnosi che cura. Stiamo mettendo a punto un trial clinico per valutare la sicurezza e l’efficacia di un nuovo farmaco nei pazienti affetti da distrofia di Duchenne. In accordo ai dati più recenti della letteratura medica, la Risonanza Magnetica muscolare è la principale metodica strumentale per la valutazione della progressione della patologia. In particolare la Risonanza Magnetica consentirebbe di monitorare il decorso della patologia evitando procedure invasive, come la biopsia del muscolo, in pazienti di età infantile. A tale scopo l’Istituto necessita dell’acquisto della specifica bobina indispensabile per valutare la componente muscolare mediante Risonanza Magnetica. Grazie all’utilizzo di tale bobina l’Istituto sarà in grado di effettuare il trial clinico e di testare il farmaco potenzialmente in grado di modificare il decorso della patologia>.