Offrire e garantire ad ogni bambino, senza barriere di etnia, colore, età, credo, cultura, protezione, sostegno educativo, salute e supporto psicologico, a tutela della loro dignità e del diritto di crescere protetti nelle migliori condizioni ambientali, familiari, psicologiche e liberi da ogni forma di violenza. È questo l’impegno alle “radici” della Fondazione l’Albero della Vita, fondata nel 1997, dal 2014 presente con diverse iniziative e attività socio-umanitarie a livello nazionale e localmente in alcune città e in contesti internazionali di fragilità, come zone di guerre, paesi in via di sviluppo, popolazioni immigrate, promuovendo e sostenendo il diritto alla vita dei più piccoli. Impegni che la Fondazione ribadisce in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (20 Novembre) affinché i contenuti della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza diventino realtà per tutti i bambini. «Siamo nelle periferie, nei luoghi di crisi e di confine, dove ci sono flussi migratori e emergenze umanitarie, ai margini geografici, culturali e affettivi in Italia e nel mondo – dichiara Isabella Catapano, Direttrice Generale della Fondazione l’Albero della Vita. – È qui che scegliamo di stare, accanto ai bambini, per restituire loro protezione, dignità, salute, educazione, futuro. Il nostro impegno parte da un valore fondamentale: l’uguaglianza per tutti i bambini che si misura nel riconoscimento concreto dei diritti, della possibilità e della speranza».
Dal 2014 la Fondazione porta avanti in Italia diverse attività: un Programma Nazionale di contrasto alla povertà, operando nei quartieri più vulnerabili di sei città (Catanzaro, Genova, Milano, Napoli, Palermo e Perugia), dando supporto in dieci anni a oltre 2400 famiglie e oltre 4000 bambine e bambini che vivono in condizioni di esclusione sociale ed economica, offrendo loro esperienze positive e la possibilità di coltivare desideri e immaginare un futuro migliore. Inoltre nel milanese collabora alla gestione di una comunità educativa che ha accolto 150 bambine e bambini, da pochi giorni a sei anni di vita, vittime di maltrattamenti e allontanati dal Tribunale dei Minorenni dal contesto abitativo, facendoli sentire a casa, sicuri e protetti come in una vera famiglia e un servizio di accoglienza per mamme e bambini in difficoltà, accompagnando la donna in percorsi concreti verso l’autonomia in cui hanno trovato rifugio e ospitalità oltre 100 mamme e 170 bambini. In ambito internazionale, la Fondazione è presente in varie zone del mondo come l’Ucraina dove, sin dall’inizio del conflitto, ha portato soccorsi, beni essenziali e supporto psicologico in città come Chernivtsy, Irpin, Kyiv, Podilsk, Odessa e Zaporižžja, assistendo tra 2022 e il 2023, quasi 200.000 persone attraverso distribuzione di cibo e beni primari, 3.569 visite mediche, sostegno psicosociale a donne e bambini, la creazione di spazi sicuri per lo studio e il benessere emotivo e diverse altre attività. Non ultimo a Zaporižžja dà supporto al Regional Children’s Hospital, il più grande ospedale pediatrico della regione e sostiene quattro scuole sotterranee con progetti di riabilitazione. Infine dal 2005, Fondazione l’Albero della Vita ha strutturato un progetto di sostegno a distanza verso l’India tramite 27 Learning Centres che accolgono oltre 2.000 bambini e il sostegno a 130 insegnanti con una fornitura di oltre 6.000 kit scolastici all’anno, check-up medici periodici e supporto annuale a oltre 100 bambini con disabilità e le loro famiglie, ma anche il contrasto al traffico minorile con azioni di sensibilizzazione e creazione di reti di protezione e molteplici altre iniziative. Infine in Colombia, è attiva con una missione che integra risposta umanitaria e sviluppo a lungo termine, per offrire soluzioni concrete in termini di assistenza, accesso ai servizi sanitari di base, protezione ed inclusione per bambini, donne sole con figli e persone più vulnerabili. Per contribuire a sostegno delle attività di Fondazione l’Albero della Vita e partecipare alla raccolta fondi, cliccare a questo link.
Francesca Morelli