La campanella sta per suonare, con le variabilità regionali, per tutti gli studenti di ogni ordine e grado. A questo momento, che “detta le regole” di un nuovo anno scolastico, non si è mai pronti e con rammarico si archiviano le vacanze. Allora come vivere questo passaggio dalla libertà dell’estate agli obblighi della scuola con maggiore serenità? Serve innanzitutto una giusta predisposizione, fisica, mentale ed emotiva, e anche organizzativa, che coinvolga “in sinergia” tutta la famiglia: gli studenti e i genitori.
Per rendere più facile e accettabile il rientro a scuola, occorre partire dagli aspetti positivi: ritrovare gli amici, riscoprire il gioco, l’apprendimento, vivere la condivisione in ambiente che dà un senso di appartenenza sono fra i principali aspetti che motivano anche il diventare grandi, oltre che a ritrovarsi in classe. Infatti la scuola, ricordano gli esperti dell’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù di Roma, rappresenta un contesto di crescita, in cui si impara non solo dai libri ma soprattutto dal confronto e dalla relazione con gli altri, dall’arricchimento di esperienze emotive e formative, preziose per lo sviluppo personale.
Giocare d’anticipo.
Fondamentale per attutire il contraccolpo del cambiamento negli stili di vita determinato dalla scuola, è cruciale giocare d’anticipo, così da riadattare l’organismo e le abitudini gradualmente ai “vecchi” ritmi, a partire dal progressivo ripristino del ritmo sonno-veglia fino al riavvicinamento ai compagni di scuola e agli amici qualche giorno prima dell’inizio scolastico. E per i più piccoli? Coinvolgerli nei preparativi della scuola, come scegliere il materiale della scuola o preparare lo zaino, può essere una efficace strategia per rendere più positivo questo momento tanto atteso, mentre in caso di cambio di ciclo scolastico, come il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, può essere rassicurante accompagnare il bambino a visitare il nuovo istituto, così da prendere confidenza con il percorso casa-scuola e, se possibile, incontrare in anticipo qualcuno dei futuri compagni o degli insegnanti.
I pediatri del Bambino Gesù ricordano anche come l’ingresso nella scuola primaria, il primissimo giorno di scuola in assoluto insomma, rappresenti un cambiamento cruciale nella vita del bambino: una tappa importante nella crescita dei piccoli studenti, un momento “decisivo” anche per le famiglie. Per i piccoli studenti, è di fatto il primo importante “test” per lo sviluppo e il potenziamento delle capacità cognitive e di apprendimento: ad esempio, come imparare a leggere o scrivere, ma anche di confronto con la propria maturità emotiva, ovvero la capacità di mettersi alla prova nel gestire nuove regole, ritmi, relazioni e aspettative ed emozioni, compreso le frustrazioni e le difficoltà. Ma è anche il momento di obblighi comportamentali mai sperimentati prima: come stare seduti più a lungo, rispettare tempi e spazi condivisi, costruire rapporti con insegnanti e compagni, entrare in una logica che prevede anche la valutazione. Tutti aspetti che consentiranno ai bambini di sviluppare senso di adeguatezza, di sentirsi competenti e valorizzati, quindi pure di conquistare autostima e motivazione.
Contano anche gli stili di vita.
Sì, perché possono contribuire a sostenere in maniera efficace il rientro a scuola, ad esempio con una adeguata alimentazione: dal corretto equilibrio dei tre pasti principali e due spuntini quotidiani, agli orari di assunzione del cibo, così da distribuire in maniera adeguata l’apporto energetico nell’arco della giornata. I nutrizionisti della struttura ospedaliera consigliano una colazione completa e nutriente, un pranzo equilibrato, una cena più leggera per favorire il riposo, scegliendo in questa stagione alimenti e prodotti che possano potenziare le difese immunitarie, in vista dell’autunno e delle tipiche influenze e sindromi parainfluenzali, e che riescano al contempo a sostenere le funzioni cognitive come memoria e concentrazione. Quindi, fondamentali sono vitamine e minerali, preziosi per il benessere delle cellule, con un ruolo cardine dei fitocomposti, cioè di tutte quelle sostanze naturali che non apportano calorie ma proteggono l’organismo da stress e infezioni, come i polifenoli, presenti in frutti rossi, tè verde, olio extravergine di oliva e cacao, i terpeni degli agrumi e i composti solforati delle verdure crucifere, tra cui cavoli e broccoli. Non possono inoltre mancare dalla dieta legumi, verdure a foglia verde, agrumi e frutta secca per rinforzare le difese; pesce azzurro, salmone, uova, avocado, crucifere e cioccolato fondente per sostenere memoria ed efficienza mentale. Un accorgimento semplice, ma molto “salutare” è aggiungere limone ai piatti che contengono ferro, come gli spinaci ad esempio, e favorirne il migliorare assorbimento. Anche erbe aromatiche come rosmarino, salvia, basilico, e spezie, tra cui curcuma e zenzero, che hanno proprietà benefiche e antinfiammatorie.
Certificati medici, farmaci in classe, attività sportive… ecco le novità.
E se, nonostante le buone precauzioni, il bambino si ammala, cosa cambia riguardo ai certificati medici? O se esistono condizioni particolari anche croniche in atto? In diverse regioni italiane non è più richiesto il certificato di rientro dopo un’assenza per malattia superiore a cinque giorni, fatto salvo che non vi siano sintomi particolari che abbiano determinato l’allontanamento da scuola. Invece riguardo ad attività sportive scolastiche extrascolastiche o agonistiche, i bambini sopra i 6 anni devono essere sottoposti a una visita medica con elettrocardiogramma almeno una volta nella vita scolastica, con modalità differenti in casi specifici. Infine nei bambini in terapia per determinate problematiche, croniche o temporanee, i farmaci a scuola possono essere somministrati solo dietro presentazione di un certificato medico che ne prescriva modalità e frequenza. Allo stesso modo, le esenzioni dalla mensa devono basarsi su indicazioni sanitarie e non su semplici preferenze alimentari o scelte dei genitori. Agevolazioni per mamme a papà? È previsto il rilascio di attestazioni per l’assenza del genitore in caso di malattia del proprio figlio.
Dieci semplici regole per favorire la ripresa in modo sano
Allora, in pratica, come supportare le famiglie in questo passaggio? Dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), ecco un decalogo con 10 semplici regole che oltre a favorire la ripresa scolastica in modo sano, sicuro e sereno, educano anche all’autonomia, ad esempio nella preparazione dello zaino, e alla responsabilità, attraverso l’insegnamento dell’importanza di scelte sane (rifiuto del tabagismo e del consumo di alcol per i più grandi), del rispetto dell’ambiente e dell’uso corretto dei dispositivi digitali, soprattutto nelle ore serali, da gestire con regole chiare, condivise in famiglia.
- Vaccinazioni – La prevenzione vaccinale è fondamentale per proteggere i bambini da malattie comuni che possono avere conseguenze anche gravi, pertanto la raccomandazione dei pediatri della FIMP è di verificate che siano aggiornate.
- Alimentazione equilibrata – Per far partire la giornata con una marcia in più, colazione completa e merende sane che danno, a scuola, energia e concentrazione.
- Igiene quotidiana – Mai dimenticare di lavarsi le mani evitando così il rischio di “convivere” con germi potenzialmente nocivi che si possono prendere vivendo in comunità e prendersi cura dei denti dopo i pasti: piccoli gesti, grandi risultati.
- Sonno e routine regolari – Orari stabili e pause aiutano memoria, concentrazione e umore. E soprattutto rispettare il ritmo sonno-veglia, dal buon riposo organismo e cervello guadagnano moltissimo in energia e performance, smaltendo tutte le fatiche della giornata.
- Attività fisica – Sport e movimento, praticato tutti i giorni con regolarità, ancora meglio se all’aperto finché la stagione lo permette. Camminare o andare in bici a scuola è un ottimo inizio di giornata!
- Zaino leggero e organizzazione – È bene che i bambini imparino a prepararlo da soli, portando solo il necessario: libri, quaderno e accessori utili solo per le lezioni di quella giornata. Il surplus, meglio lasciarlo a casa, con il benessere anche della schiena.
- Dispositivi digitali, farne un uso “intelligente” – Regole chiare per tablet e smartphone, soprattutto la sera, in quanto la luce blu eccita la veglia a ritarda l’addormentamento.
- Benessere emotivo – Ascoltare, parlare, rassicurare i ragazzi, anche e soprattutto in caso di brutti voti che non definiscono il valore di un bambino, ma sono una “esperienza” che aiuta a crescere e da cui si impara, molto.
- Amicizia e scelte sane – Coltivare buone relazioni e dire no a fumo, alcol e droghe, fattori di rischio che possono esporre anche a conseguenze importanti.
- Rispetto dell’ambiente – Differenziare i rifiuti, non sprecare acqua e cibo, prendersi cura degli spazi comuni. Un valore da trasmettere anche ad amici e ai più grandi.
di Francesca Morelli