Come riconoscere e contrastare i sintomi della menopausa

Se la menopausa è fisiologica, un evento naturale che tutte le donne devono affrontare, molto personale invece è il modo con cui viene vissuta questa fase della vita, spesso condizionata dalla sintomatologia con cui la menopausa si manifesta. Pesante, con implicazioni sulla qualità della vita e limitazioni nella quotidianità per alcune donne, a causa di un mix di vampate di calore, sudorazione notturna, mal di testa, disturbi del sonno, dolori articolari o muscolari, secchezza vaginale, cambiamenti di umore, affaticamento e calo della libido, con sintomatologia lieve per altre, totalmente assente per altre ancora. Si stima che entro il 2025 saranno oltre 1 miliardo le donne in menopausa, eppure l’argomento resta tabù: se ne parla poco, con imbarazzo o resta una questione molto privata della sfera femminile, non condivisa neppure con il medico o il partner, con disagi e implicazioni che ne conseguono. «Il suggerimento, invece, per ogni donna che si avvicina o ha superato i 50 anni – spiega Manuela Farris, ginecologa – proprio in funzione della diversa sintomatologia e percezione associata alla menopausa è discuterne apertamente con il proprio medico di riferimento, soprattutto nel caso in cui si faccia uso di contraccettivi ormonali che proteggono e possono “mascherare” i sintomi. In questi casi il medico potrebbe consigliare un esame del sangue in base alla storia clinica della donna per avere un’indicazione più chiara».

La menopausa impatta anche sull’intimità della coppia e della vita sessuale, complice il calo della libido che può essere influenzato da diversi fattori: stress, farmaci, stili di vita, aspetti psico-relazionali e, soprattutto, dalla minore produzione di ormoni sessuali, come estrogeni e testosterone. Allora per favorire la sessualità, parte integrante di questa fase della vita, è importante, prendersi cura anche della muscolatura del pavimento pelvico che perde forza, come ogni altro muscolo del corpo quando invecchia: essere attivi e mantenersi in forma con un regolare esercizio fisico è la prima regola. «I muscoli del pavimento pelvico – aggiunge Roberta Rossi, sessuologa – sono molto importanti durante l’attività sessuale. Esercizi regolari possono aumentare il tono dei muscoli del pavimento pelvico e aumentare l’afflusso di sangue in quest’area, e questo può incidere sulla sensazione di piacere percepito durante il rapporto sessuale e l’orgasmo. Inoltre, può aiutare a ridurre l’eventuale dolore che si potrebbe provare durante il rapporto. Identificare i muscoli del pavimento pelvico sui quali concentrarsi, magari attraverso l’aiuto di una fisioterapista o di un’ostetrica, e dedicarsi a esercizi mirati, può favorire la maggiore consapevolezza e quindi la più facile gestione di questa muscolatura. L’esercizio più conosciuto prevede la contrazione e il rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico, associata alla respirazione, ma ne esistono anche altri che vanno studiati in relazione all’obiettivo che si vuole ottenere». La ginnastica pelvica può aiutare anche a contenere o meglio controllare la funzione urinaria: in menopausa, infatti è possibile osservare episodi di incontinenza e prolasso della parete vaginale che inducono una sensazione di pesantezza della vagina. «Oltre a fare esercizi specifici per il pavimento pelvico – prosegue la coach Alessandra Bitelli – è importante e utile imparare ad ascoltare e assecondare la trasformazione a cui va incontro il proprio corpo. Aumentando la percezione di questi cambiamenti, in termini di tonicità muscolare, ma anche di reattività, si sviluppa una sensibilità che permette di migliorare notevolmente il vissuto della vita di una donna, compresa la sessualità, uno degli ambiti che risentono maggiormente in questa fase».

Anche gli sbalzi umorali sono “a rischio” in menopausa. «Un cambiamento del tono dell’umore – continua Roberta Rossi – è un sintomo comune a molte donne, ma non va confuso con la depressione. Ecco perché è importante parlarne con il medico e farsi suggerire il percorso più appropriato che potrebbe beneficiare di trattamenti previsti per la menopausa o di farmaci per la depressione. Oltre che con il medico, è importante “dialogare” con il partner riguardo a sensazioni e cambiamenti che si stanno attraversando o verificando, cosicché possa comprendere le variazioni di umore o la diminuzione del desiderio senza sentirsi rifiutate. Il partner gioca un ruolo importante nel supportare la donna in questo periodo, ma potrà farlo solo se consapevole di ciò che questa fase può comportare. Quindi una buona comunicazione è essenziale».

L’adozione di comportamenti e abitudini corrette può aiutare a vivere meglio e ad alleviare i sintomi, partendo da una dieta sana ed equilibrata e dal regolare esercizio fisico. «In particolare, la riduzione di peso e del consumo di alcoolici – conclude Farris – contribuisce a contrastare l’insorgenza delle sudorazioni notturne. Anche l’agopuntura, integratori a base di polline purificato, la cimicifuga racemosa possono aiutare a ridurre questo fenomeno, come anche le vampate. Quest’ultima è da assumere su consiglio medico, in quanto associata a possibili effetti collaterali come disturbi di stomaco o eruzioni. Qualora non si voglia ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva (HRT), è possibile valutare terapie non ormonali come la clonidina o una terapia cognitivo comportamentale (CBT)». Insomma, la soluzione c’è: occorre rimuovere l’alone di imbarazzo e i tabù che ancora avvolgono il naturale evento della menopausa.

di Francesca Morelli

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