PARTE DALLA SCUOLA LA PREVENZIONE DEL MELANOMA

Gli amici la chiamavano “Mara la rossa” per i suoi capelli color rame e la carnagione molto chiara. Due fattori di rischio della malattia che le ha tolto la vita a soli 25 anni: il melanoma. Sono stati proprio gli amici di Mara Nahum a voler fondare, nel gennaio 2010, l’associazone “Emme Rouge Onlus” come segno tangibile della loro amicizia. «L’obiettivo dell’associazione è la raccolta fondi da impiegare nella ricerca per combattere questa malattia», spiega la mamma Luisa Anna Scotti Nahum, presidente dell’Associazione. «Tre sono i progetti che finora abbiamo promosso: Multiple Melanoma, condotto con l’Istituto dei Tumori di Milano in collaborazione con l’Università St.Georges di Londra; uno studio sull’attività antitumorale della trabectedina, con l’Istituto Mario Negri e il progetto clinico su pazienti con mutazione di BRAF, coordinato dall’Istituto dei Tumori di Genova- Ospedale San Martino. Ora abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa di IMI (Intergruppo Melanoma Italiano) di promuovere una campagna di prevenzione del melanoma nelle scuole primarie, spiegando ai più piccoli quali possono essere i comportamenti a rischio da evitare». I bambini sono la fascia di popolazione più a rischio di melanoma. «Le scottature prese durante l’infanzia sono un importante fattore di rischio perché la pelle “memorizza” il danno ricevuto e può innescare un processo patologico anche a diversi anni di distanza», fa notare la professoressa Paola Queirolo, responsabile dell’Oncologia medica dell’Istituto Tumori-San Martino di Genova e presidente IMI. «Per questo motivo la Campagna “Il sole per amico” si rivolge ai bambini e alle loro famiglie per diffondere una cultura della prevenzione di una patologia come il melanoma che si può prevenire, evitando prolungate esposizioni al sole senza protezione, soprattutto da bambini. Oggi il melanoma colpisce, infatti, fasce d’età sempre più giovani: oltre un terzo dei soggetti ha meno di 50 anni. Per fortuna esistono terapie sempre più mirate, che inibiscono specifiche mutazioni geniche del tumore, come BRAF che si trova nel 50% dei melanomi. Anche l’immunoterapia sta facendo passi da gigante, con nuove molecole, come pembrolizumab, che rappresenta il futuro del melanoma».

Per ridurre l’incidenza della malattia, sono comunque fondamentali le Campagne di prevenzione, rivolte ai giovanissimi. Sono 13 le scuole primarie e almeno 40 mila bambini coinvolti nella Campagna “Il sole per amico”, che parte in questi giorni in sette Regioni italiane (Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Sardegna), promossa da IMI, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e il patrocinio del Ministero della Salute e dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), con il contributo incondizionato di Merck & Co, tramite la consociata italiana MSD. <Siamo particolarmente orgogliosi di questa partnership con l’Integruppo Melanoma Italiano che ha portato al finanziamento di 9 borse di studio e alla realizzazione di queste importante Campagna di prevenzione nelle scuole primarie>, puntualizza la dottoressa Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato MSD Italia. Oltre agli incontri con i dermatologi, un centinaio di specialisti del GIPMe (Gruppo Italiano Polidisciplinare sul Melanoma), verrà distribuito e commentato con gli insegnanti un cartoon che ha per protagonisti l’alieno Rey, che rappresenta il sole, e i due fratellini Geo e Gea che spiegano in modo divertente e figurativo come difendersi dai raggi solari e far diventare il sole un amico. Al termine dell’anno scolastico, bambini e famiglie dovranno rispondere a un questionario per valutare la consapevolezza sui comportamenti corretti di prevenzione. I risultati saranno confrontati con quelli di uno studio precedente SoleSì-SoleNo, condotto nel biennio 2000-2002. «A mia figlia che va in quarta elementare ho spiegato con parole semplicissime e comprensibili che il sole è un amico, ma bisogna mettere sempre una crema protettiva per la pelle prima di esporsi ai suoi raggi», afferma Licia Colò, testimonial della Campagna. Un’ulteriore conferma dell’importanza di sensibilizzare e proteggere la fascia pediatrica della popolazione. «La pelle di un bambino è meno protetta di quella dell’adulto e si ustiona al sole più facilmente», puntualizza il professor Ignazio Stanganelli, referente IMI e responsabile del Centro di Dermatologia Oncologica IRST Romagna e Università di Parma. «Inoltre le ustioni solari, se avvengono in età pediatrica e giovanile, sono un fattore di rischio per il melanoma e causano l’insorgenza di lentiggini e nevi melanotici».

Per tutte le informazioni sulla Campagna: www.ilsoleperamico.it e sulla pagina di facebook: www.facebook.com/ilSoleperamico

di Paola Trombetta

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