Ecco un mercato che dilaga in Lombardia e in tutta Italia. Sono 1243 le imprese nel commercio di indumenti e oggetti usati, a cui si affiancano 275 attività che vendono articoli già utilizzati, in crescita rispetto al 2009 rispettivamente del 55,2% e del 6,6%. Mentre il comparto del “nuovo” è ancora in difficoltà: le imprese attive in Italia nel commercio di articoli di abbigliamento diminuiscono del -11,2% dal 2009, mentre le librerie del -10,8%.
Il dato emerge dalle elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Milano sui dati del Registro Imprese. Il mercato degli oggetti di seconda mano cresce tra chi acquista l’usato in un’ottica di risparmio e chi invece, più ricercato, insegue il pezzo vintage per una collezione personale. In Lombardia è presente il numero più alto di commercianti di abiti usati (220), seguita da Lazio e Piemonte (in entrambe le regioni sono attive 137 imprese nel settore). Il business dei libri di seconda mano è più diffuso nel Lazio (45), in Toscana (37) e in Emilia Romagna (33). Tra gli aumenti più alti in termini percentuali si registra il +166% delle imprese di vestiti in Sardegna e il +33,3% del Veneto delle librerie.
Gli imperdibili mercatini e la moda degli “Swap party”
Ecco la mappa per Milano. Dall’imperdibile mercatino delle pulci sui navigli a Porta Genova, a quello della Bovisa (piazzale ferrovie nord Bovisa/Politecnico), a Cormano, dove si compra bene anche l’antiquariato. Non si trovano banchi troppo sciatti, né troppo pretenziosi: è uno dei pochi che insieme a quello di San Siro ha luogo al sabato e alla domenica. Si può trovare un cappotto a 25 euro o un portafogli cucito a mano a un euro. Anna ha comprato un’enorme cornice di legno a 50 euro. Da evitare l’acquisto di biciclette, per non alimentare il mercato degli articoli rubati. A seguire i mercatini di Buccinasco, Corsico e San Donato. Si trovano oggetti per la casa, stoviglie, piccoli mobili, niente vestiti o elettronica di dubbia provenienza.
Nella riscoperta di ciò che si ha già, trova posto anche la moda degli Swap Party nata a Manhattan, culla delle migliori tendenze di sempre, nonché set del telefim cult “Sex and the city” e sbarcata in Italia negli ultimi 5 anni. Swap è letteralmente “scambio/baratto”, cioè dare nuova vita a capi che ci hanno stancato, acquisti sbagliati o a quei pantaloni che dopo la super dieta non stanno più ma… che sono così belli da non poterli lasciare inutilizzati nell’armadio. E così scarpe, borse, cinture, accessori di buona qualità si “riciclano”. Parola d’ordine degli Swap Party è il “riuso”, ma non manca il clima tipico dell’aperitivo tra amiche seguito da shopping.
(Cristina Bertolini)