Integratori in grado di ridare all’organismo il giusto apporto di sali minerali persi durante l’intensa attività sportiva pro forma fisica o i caldi eccessivi, “aiuti” che combattano stanchezze e cefalee da stress da fine lavoro (o preparativi vacanzieri) o, ancora, che favoriscano la perfetta abbronzatura sono il “fil rouge” che ritorna ogni estate. Ma, oggi, per dare risposta a queste ricorrenti domande c’è una novità: una “App”, realizzata dall’Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con l’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari (AIIPA), scaricabile gratuitamente da Apple Store per iPhone e iPad e Android, che consente non solo di testare il grado di forma fisica ma anche la conoscenza in tema di probiotici e prebiotici, grassi polinsaturi e integratori, le loro caratteristiche, gli utilizzi correlati a specifiche necessità dell’organismo. È cresciuto, specie negli ultimi anni, l’interesse della scienza verso questi “cibi”. «Gli integratori non sono farmaci – spiega il Professor Giovanni Scapagnini, Biochimico Clinico dell’Università del Molise – non servono a curare, ma aiutano a mantenere più a lungo il benessere dell’organismo. Sono infatti una fonte concentrata di nutrienti o altre sostanze con effetto nutrizionale o fisiologico, destinata a integrare la comune dieta per supplire alle carenze verso quelle sostanze che l’organismo non produce autonomamente». Secondo recenti studi alcuni composti chimici presenti negli alimenti, modulando l’attività di geni e proteine, sarebbero in grado di influenzare l’equilibrio tra stato di salute e di malattia e condizionare così il benessere e la qualità dell’invecchiamento. Un esempio? Particolari benefici, grazie all’azione dei polifenoli (contenuti ad esempio nei frutti di bosco) sarebbero stati riscontrati sullo sviluppo di patologie cardiovascolari e degenerative o sulla migliore preservazione delle funzionalità cerebrali. C’è però un ma: la “terapia” con integratori, per avere effetti sugli anni d’argento, va iniziata nel pieno vigore della forma fisica.
(Francesca Morelli)
