NON ALZARE TROPPO I CALICI, SOPRATTUTTO IN ADOLESCENZA

Non è solo per ebbrezza. Basterebbe, infatti, cominciare a bere un bicchiere di vino o di alcol di troppo fin dall’adolescenza per aumentare le probabilità di sviluppare, in età adulta, un tumore del seno con un rischio superiore del 34% rispetto a chi non ne ha abusato. È quanto attesta uno studio condotto da un gruppo di università americane – la Washington University School of Medicine, la Brigham and Women Hospital, la Harvard Medical School, la Beth Israel Deaconess Medical Center e la Harvard School of Public Health – finanziato dal National Cancer Institute e i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of National Cancer Institute. Credibili gli esiti visto l’ingente numero di donne interessate – 91.005 di età compresa tra i 25 e i 44 anni – e il lungo periodo di osservazione protrattosi per oltre vent’anni (dal 1989 al 2009), e tenendo conto anche di tutte le variabili che possono influenzare l’insorgenza del tumore del seno: l’età, l’indice di massa corporea, lo stato menopausale, la terapia ormonale in postmenopausa, la durata dell’allattamento al seno, il numero di figli partoriti, l’età della prima gravidanza e la familiarità. «Senza troppo alcol in gioventù – affermano i ricercatori coinvolti nello studio – negli Usa ci sarebbero, ogni anno, 11.617 casi in meno di tumore del seno. Questo perché le cellule mammarie nelle giovani donne – spiegano gli studiosi – non solo sono molto sensibili ai cambiamenti associati alle cause del cancro, ma crescono con rapidità e proliferano proprio durante il periodo dell’adolescenza».

Ma c’è di più: la ricerca ha anche evidenziato che ogni giorno aggiuntivo in cui si consuma alcol, per la donna il rischio di malattie proliferative benigne al seno, lesioni non tumorali ma che possono contribuire a incrementare l’insorgenza di cancro, cresce del 15%. Educare al viver sano, fin dalla prima giovinezza, sembra dunque sempre più una necessità di e per la salute presente e futura.    (di Francesca Morelli)