LA PILLOLA DEI 5 GIORNI DOPO

<p style=”text-align: justify;”> E’ arrivata anche in Italia, dopo le tante polemiche che ne hanno ritardato la registrazione, la pillola dei 5 giorni dopo, definita anche contraccezione d’emergenza. A base di Ulipristal acetato, questa pillola non ha effetti abortivi, ma agisce ritardando l’ovulazione per evitare il successivo concepimento: in sostanza riduce la possibilità di incontro dell’ovulo con lo spermatozoo, rendendo potenzialmente non fertile un rapporto a rischio. &lt;L’evento di una gravidanza indesiderata si riduce di 2/3 nel caso di assunzione di Ulipristal acetato, rispetto alla classica pillola con levonorgestrel, nelle prime 24 ore dopo il rapporto a rischio e della metà dopo 72 ore e sembra mantenere questa efficacia fino a 120 ore dopo&gt; conferma il professor Gian Benedetto Melis, direttore della Clinica ostetrico-ginecologica dell’Università di Cagliari. &lt;Per questo la pillola d’emergenza può essere assunta fino a 5 giorni dopo un rapporto a rischio di una gravidanza indesiderata&gt;.</p> <p style=”text-align: justify;”> Questa pillola, già autorizzata in 39 Paesi e commercializzata in 28, richiede in Italia una prescrizione medica, non ripetibile e la certificazione con il test delle urine negativo, che la donna non sia già in gravidanza. Quando potrebbe essere consigliata? &lt;Nei casi ad esempio di un rapporto non protetto in cui la donna ha dimenticato,magari per diversi giorni, l’uso del contraccettivo o si è rotto il preservativo, oppure nei casi in cui ci sia stata una violenza sessuale. Si tratta di eventualità, per fortuna molto rare, che non possono, comunque, legittimare l’uso continuo di questo contraccettivo d’emergenza che non può certo sostituire la contraccezione abituale&gt;.</p>