“CI PIACE SOGNARE”: MA I BAMBINI ITALIANI DORMONO MALE

Solo il 68% dei bambini italiani, di età compresa fra 1 e 14 anni, dorme in modo adeguato, rispettando cioè le indicazioni della National Sleep Foundation americana (condivise anche dai nostri pediatri) che raccomanda dalle 11 alle 14 ore di ‘nanna’ per i piccoli di 1-3 anni; 10-13 ore per quelli fra 3 e 5 anni e dalle 9 alle 11 per i grandicelli tra i 6 e i 13 anni. Riposano bene soprattutto i bimbi del Nord (circa 73%) rispetto al Sud (63%) e nella fascia tra i 1 e 10 anni (52% circa). Ma non solo: meno della metà dei bimbi piccoli si addormenta nel proprio letto; una abitudine che permane nel 20% dei casi anche nei ‘grandi’ di 7-9 anni con una percentuale del 17% che trascorre buona parte della notte in compagnia di  mamma e papà o nel 13% dei casi trasferendosi nel cuore della notte dal proprio letto al lettone. Morfeo, anche per i piccoli, ha bisogno di un aiuto, talvolta anche tecnologico! Infatti circa il 27% dei bambini, per abbandonarsi al sonno, beve latte nei primi anni di vita o un succo di frutta; mentre i grandi preferiscono  l’uso di videogiochi, tablet, pc e TV; solo pochissimi invece leggono prima di spegnere la luce. I dati sono riportati dall’indagine “Ci piace sognare“, condotta dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e dalla Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (SICuPP) che ha coinvolto 111 pediatri e oltre 2 mila bambini sparsi tra Nord, Centro e Sud, presentata di recente alla Camera a Roma. «L’indagine – ha commentato l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, Presidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza – ha evidenziato che anche i più giovani risentono dei ritmi frenetici e delle sollecitazioni della civiltà moderna e spesso non riescono a riposare come e quanto dovrebbero, con effetti negativi sull’umore, la capacità di concentrazione e il rendimento scolastico. Un giusto equilibrio tra ore di sonno e di veglia e un sonno di buona qualità sono le premesse per un sano sviluppo della persona». Il progetto ‘Ci piace sognare’ ha avuto il merito di essere stato condotto non solo dai medici di famiglia, che meglio di altri conoscono le abitudini dei loro piccoli assistiti e di fornire materiale educativo ai genitori, ma anche di avere raccolto informazioni, ad oggi mancanti, sulle possibili relazioni tra caratteristiche del sonno e obesità, abitudini alimentari, uso dei media e passione per la lettura, informazioni sulla possibile influenza di patologie acute o croniche sul buon riposo. «Il sonno – ha aggiunto il dottor Luca Bernardo, Responsabile dei rapporti con Enti e Istituzioni della SIPPS – è un aspetto essenziale per il benessere psicofisico del bambino ed importanti sono le implicazioni cliniche qualora la qualità e la quantità del sonno sia inadeguata». «Finora in Italia non era stato fatto alcuno studio di popolazione sull’argomento – ha concluso il dottor Giuseppe Di Mauro, presidente della SIPPS  – e le nostre conoscenze si basavano su esperienze internazionali. Il Progetto “Ci piace sognare” merita dunque un’attenzione particolare per il contributo importante che può dare alla tutela della qualità del sonno dei piccoli con positive ricadute sulla loro salute».

Francesca Morelli

…PER DORMIRE BENE ENTRA IN FARMACIA!

Il sonno è un problema anche e soprattutto dei grandi che spesso dormono poco e male. Una campagna di sensibilizzazione indetta dalle farmacie della Rete dei Farmacisti Preparatori sta aiutando a capire come migliore la sua qualità. Sarà sufficiente, nel mese di marzo-aprile, entrare in una delle 312 farmacie della rete aderenti alla campagna sul ‘dormire bene’, compilare un semplice questionario sull’igiene del sonno, per ricevere dal proprio farmacista di fiducia consigli e la scheda sul dolce dormire, con indicazioni sullo stile di vita e sull’alimentazione utili a favorire il riposo. «L’insonnia, il sonno disturbato e la difficoltà ad addormentarsi possono avere risvolti importanti sul benessere psico-fisico della persona. Abbiamo scelto di diffondere la campagna in primavera e nel periodo prossimo al cambio d’ora – precisa il dottor Santo Barreca, uno dei rappresentanti della Rete Farmacisti Preparatori – perché spesso si accompagnano a disturbi del sonno e/o di addormentamento. Tuttavia  possiamo, anche in questi momenti critici, aiutare i cittadini a dormire bene o meglio».  (F.M.)