E’ stato presentato i giorni scorsi al Congresso di Napoli il progetto “Ascolto e relazione nel percorso di cura: 6 D.E.I. nostri?” promosso da Angelini. Circa 160 terapisti del dolore di tutta Italia si sono riuniti per condividere, attraverso i meccanismi narrativi dello storytelling, le reciproche esperienze e le indicazioni su cosa fare e cosa non fare nelle situazioni critiche più ricorrenti. E sul fronte delle terapie, è stata presentata una nuova formulazione di fentanyl citrato sublinguale, caratterizzato da elevata rapidità d’azione e flessibilità dei dosaggi.
<Il Dolore Episodico Intenso è un dolore transitorio acuto di breve durata, che si aggiunge a un dolore persistente di base>, spiega il professor Guido Fanelli, Presidente della Commissione Ministeriale Terapia del Dolore e Cure Palliative. <E’ un picco di sofferenza intenso, che si verifica all’improvviso; lo sperimenta circa il 30-50% dei pazienti oncologici. Insorgendo in modo rapido e inaspettato, ha un pesante impatto sulla qualità di vita del malato e sul suo percorso di cura. Per le sue peculiarità, il Dolore Episodico Intenso necessita di farmaci con apposita indicazione ma ancora troppo spesso è sottodiagnosticato e sottotrattato o affrontato in modo inappropriato, mentre cruciali per una terapia efficace sono la velocità dell’effetto analgesico e la possibilità di calibrare il dosaggio, in base alle caratteristiche del singolo paziente>.
Sul delicato equilibrio psicologico che il medico instaura con i propri pazienti e con il caregiver, il convegno ha fornito agli specialisti un inedito sguardo d’autore: l’attore e psicologo Paolo Vergnani ha, infatti, tenuto una “conferenza teatrale” sul valore e la potenza della comunicazione, fornendo strumenti e spunti di riflessione sulle difficoltà e le opportunità che possono influenzare la relazione medico-paziente nel percorso di cura. I clinici hanno poi affrontato le 6 situazioni critiche più frequentemente riscontrate nella gestione del paziente oncologico che soffre di dolore, giungendo a definire i comportamenti appropriati e a individuare le pratiche che, invece, andrebbero evitate. Tra le principali problematiche emerse, il paradosso dei pazienti che rifiutano la terapia antalgica, di fronte ai quali il clinico deve compiere uno sforzo di comprensione e cercare un’apertura che porti a una soluzione condivisa. Per non parlare dei preconcetti, convinzioni errate, informazioni non corrette, spesso derivanti dalla consultazione del web da parte dei malati: in queste circostanze, il medico deve prestare attenzione al contesto socio-culturale del paziente e alla sua storia clinica, cercando di rassicurarlo con il linguaggio più adatto e personalizzato.
Il fine ultimo dei diversi workshop è stato quello di elaborare delle “storie cliniche” in grado di rappresentare esempi di buona comunicazione, alla base di un’efficace gestione del dolore, storie che poi confluiranno nella pubblicazione di un volume.
L’evento di Napoli ha costituito inoltre l’occasione per presentare una nuova opzione farmacologica nella terapia del Dolore Episodico Intenso: una formulazione di fentanyl citrato sublinguale, in grado di rispondere alle specifiche esigenze terapeutiche, grazie a un’elevata rapidità di azione, 6 minuti, alla flessibilità posologica e alla semplicità di assunzione. Tutte caratteristiche che favoriscono l’aderenza del paziente alla terapia. (P.T.)