Làciàditt, le dolci frittelle di carnevale

In onore delle maschere del Meneghino e di sua moglie Cecca di Berlinghitt, ecco le frittelle di mele: una delizia per il palato, un toccasana per la salute.

Le mele, frutti preziosi che fanno bene alla salute…
Ricche di vitamine (B1, B2, B3, B9, A, C) e sali minerali (sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo, zinco)  sono un vero patrimonio di sostanze antiossidanti. Mangiamole sempre, non solo in frittella per festeggiare il carnevale come da tradizione milanese: inseriamole nella nostra dieta, perché ci daranno un aiuto in caso di: gastroenterite, diarrea, calcoli biliari, diete dimagranti… E teniamo presente, cosa molto importante soprattutto per noi donne, che non fermentando nell’intestino tengono lontano i gonfiori.
…. e anche alla nostra bellezza!
Le mele, grazie all’acido ossalico, ci aiutano a mantenere i denti più puliti e più bianchi. Ma per un sorriso luminoso è importante mangiarle costantemente dopo i pasti. Non è tutto, anche l’alito ci guadagna: è più fresco e, grazie all’attività antibatterica della mela, si allontana pure il rischio carie.

Qualche curiosità sulle due popolari maschere milanesi
Meneghino, diminutivo del nome Domenico (milanese Domenegh e Menegh). Una “maschera senza maschera”, si è infatti sempre presentato a viso aperto e senza trucco. Un aspetto che fa di lui un personaggio libero, che aumentò la sua popolarità  grazie a Carlo Porta, alla fine del XIX secolo, epoca in cui Meneghino è diventato simbolo dell’animo patriottico milanese, contro la dominazione asburgica. È simpatico e burlone, e ama prendere la vita per il giusto verso anche quando le cose vanno un po’ male. Porta un paio di pantaloni verdi listati di rosso lunghi fino al ginocchio e un paio di calze lunghe a righe bianche e rosse, una casacca corta e una camicia con sbuffi e merletti. In testa ha un cappello a tre punte e una parrucca con il codino, e porta con sé un ombrellino colorato.
Nel Carnevale Ambrosiano, la figura di Meneghino è accompagnata da un’altra maschera popolare milanese: la moglie Cecca (diminutivo dialettale di Francesca) di Berlinghitt (in milanese fronzoli, decorazioni), che di mestiere smercia nastri alle clienti del marito.

La ricetta dolce di Carnevale
I Làciàditt

Frittelle dolci alle mele

Difficoltà: bassa
Preparazione: 15 min
Cottura: 20 min

Ingredienti per 4/6 persone
250 g di farina bianca, 3 mele renette, 1 uovo, 300 ml di latte, 300 ml di acqua, un pizzico di sale.
Olio di semi per friggere.
Zucchero al velo per spolverizzare
Preparazione
1. Sbucciate le mele privandole del torsolo e affettatele sottilissime o tagliatele a cubetti.
2. Setacciate la farina e riponete in una terrina, aggiungete un pizzico di sale e l’uovo intero. Versate e aggiungete il latte e l’acqua.
3. Mescolate tutti gli ingredienti per ottenere una pastella piuttosto liquida.
Lavorate con un cucchiaio così da far sciogliere gli eventuali grumi di farina.
4. Aggiungete le mele alla pastella e lasciate riposare per circa 1 ora in un luogo tiepido (non mettete in frigorifero).
5. Scaldate in pentola l’olio di semi per friggere (io utilizzo olio di semi di arachidi).
Quando l’olio è bollente, friggete le frittelle versando le cucchiaiate e lasciandole dorare da un lato e dall’altro.
6. Scolate le frittelle e adagiatele su carta assorbente.
Servite e godetevi i Làciaditt tiepidi, spolverizzando con zucchero al velo.
Buon Carnevale!

Francesca Donadio
Sweet Things Maker