Vaccini: il pediatra in prima linea per educare le famiglie

E’ confermato l’obbligo per i 12 vaccini compresi nel Calendario delle vaccinazioni, già recepito dalla legge sui Livelli essenziali di assistenza (LEA). La firma da parte del Presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale rende esecutivo il Decreto del Consiglio dei Ministri sulle vaccinazioni. Questo decreto, che dovrebbe diventare legge entro 60 giorni, modifica profondamente l’approccio al sistema vaccinale, richiamando gli operatori della salute e della scuola a ruoli, compiti e complessità esecutive impegnative e coordinate. <Bisogna sottolineare che deve essere valorizzato il ruolo propositivo, attivo e di rete del pediatra di famiglia, in virtù del suo rapporto diretto e fiduciario con la famiglia e della sua capillarità territoriale>, afferma il dottor Giampietro Chiamenti, presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP). <In tale contesto diventa importante anche l’informazione e l’accompagnamento dei genitori nell’accettare e comprendere il significato delle nuove norme, la loro applicazione e i doveri genitoriali conseguenti al decreto. Il pediatra di famiglia, consapevole del significato profondo e dell’impatto, non solo emotivo, che provocheranno le misure obbligatorie introdotte, è il professionista che meglio di altri potrà farsi carico del rapporto relazionale coi genitori, ma anche con gli stessi bambini ed adolescenti, tanto più se diventerà soggetto erogatore diretto o tramite personale di studio della vaccinazione. Confrontarsi, sostenere, comprendere, agire in termini di prevenzione e assistenza fa parte della quotidianità del pediatra di famiglia. In questa circostanza tutto ciò diventa particolarmente attuale e ci induce ad accettare con ottimismo la nuova sfida che si profila col Decreto. Siamo pronti a svolgere con efficacia il ruolo che questo comporta, soprattutto quando ci sarà la definitiva conversione in legge e se le istituzioni vorranno cogliere la nostra disponibilità, come è già stato fatto in alcune realtà, come la Regione Toscana>. P.T.

Articoli correlati