Un “kit didattico” contro l’obesità infantile

Obiettivo: contrastare l’obesità infantile in crescita in Italia, che ha i valori più elevati nella popolazione in età scolare rispetto al resto d’Europa: 20,4% di bambini in sovrappeso, 9,4% di bambini obesi, compresi il 2,4% di gravemente obesi. Come? Con la partecipazione corale di aziende, scuole, famiglie e istituzioni che insieme vogliono e si vogliono educare al vivere sano. Con quale strumento? Un kit didattico multimediale ViviSmart – Nutrirsi, Muoversi, Vivere meglio, presentato in occasione del World Obesity Day 2021, messo a punto da aBCD (alleanza Barilla, Coop Italia, Danone) dedicato a famiglie e le scuole primarie italiane (3°, 4° e 5° anno). Il kit, composto da guide e schede teoriche, video laboratori, infografiche, giochi tematici interattivi, podcast dalla veste grafica accattivante adatta al pubblico dei bambini, è un percorso ludico-educativo in 7 tappe tematiche, concepite in progressione e interconnesse, fruibili su ogni device. Sette tappe a tema, come i sette giorni della settimana a significare che occorre mettere in pratica scelte consapevoli, all’insegna dei buoni principi della dieta mediterranea e dell’attività fisica, quotidianamente, anche nel rispetto dell’eco-sostenibilità. Cosa mette a disposizione il kit?

  • Guida docenti e Guida famiglie;
  • 7 schede tematiche con relativo test finale e podcast su: Il viaggio del cibo nel nostro corpo; L’acqua; Frutta e verdura; La piramide alimentare; Dalla piramide al piatto; In movimento; La spesa consapevole;
  • 7 infografiche riguardanti Il viaggio del cibo nel corpo umano; L’acqua dentro e fuori di noi; Frutta e verdura, quante virtù!; La piramide alimentare transculturale; Tanti cibi ma quante porzioni?; La piramide del movimento; La spesa consapevole);
  • 7 video-laboratori che parlano di Ananas fondente. La digestione delle proteine; Acqua, taxi per sostanze indesiderate; A caccia di C; Usa le mani…prima di mangiare; La tavola delle feste!; Il dado umano);
  • 7 giochi tematici interattivi che affrontano i seguenti argomenti: Dove va il cibo?; L’acqua che…mangi; Sequenze salutari; La piramide alimentare; Il mio piatto ideale; Salute in movimento; Il carrello consapevole);
  • Gioco di ruolo sulla spesa smart, da utilizzare in classe e a casa;
  • Video formazione per i docenti.

Il kit è la seconda tappa del progetto pilota “ViviSmart” che ha coinvolto contemporaneamente 4 città (Milano, Parma, Genova, Bari), 17 scuole, 106 classi, 120 insegnanti, 2.275 bambini e famiglie, 17 punti vendita Coop, per un totale di 29.575 ore di attività fatte dai bambini raccogliendo buoni risultati in termini di miglioramento della dieta, riduzione del consumo di zuccheri e bevande gassate a vantaggio dell’approccio di frutta e verdura. «Oggi più che mai, nella Giornata Mondiale dell’Obesità – dichiara Alberto Salvia, amministratore delegato Danone S.p.A. Italia – abbiamo il dovere di diffondere una corretta coscienza alimentare per mutare gli stili di vita dei nostri ragazzi e delle loro famiglie, rendendoli e consapevoli dell’importanza della corretta alimentazione e della vita attiva». «L’intero progetto – aggiunge Marco Pedroni, Presidente Coop Italia – è stato un laboratorio sociale brillante e collaborativo per un comune obiettivo di benessere: aziende, scuole, medici e ricercatori universitari, tutti insieme, hanno offerto uno spaccato di Paese che sa lavorare insieme e che produce impatti positivi e misurabili». «ViviSmart  – conclude Gerardo Medea, Responsabile Nazionale Ricerca SIMG, che ha dato il patrocinio – è un progetto controcorrente perché punta a smontare una cultura molto radicata. Un numero notevole di genitori presenta ai propri figli un solo piatto, senza far loro conoscere un pasto completo o unico, mentre soltanto a scuola a volte viene proposto un menù completo, ma purtroppo questo ad oggi non è sufficiente. È importante modificare questi trend in relazione alla prevenzione delle malattie, proprio perché le cattive abitudini alimentari e i fattori di rischio si sviluppano in tenera età e, successivamente, è più difficile modificarli».

Francesca Morelli

 

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