“Semi di salute”, la prima Campagna nazionale di prevenzione al maschile

Nella Giornata Internazionale del Maschio, celebrata il 19 novembre dall’Unesco, durante il convegno AndroDay a Roma, Fondazione PRO ha lanciato “Semi di salute”, la prima campagna nazionale di prevenzione per la salute maschile, che offre la  possibilità di utilizzare il seme maschile come marker della qualità della vita. I dati da cui si parte parlano chiaro: rispetto alle donne, gli uomini tendono a rimuovere i problemi che li riguardano, dimostrano un’attenzione al benessere solo del 30%, rispetto alle compagne, e su 25 milioni di over/15 soltanto due italiani su dieci si sono sottoposti a visita urologica. “Semi di salute” punterà dunque a sensibilizzare i maschi di ogni età, aggirando le loro resistenze attraverso i percorsi, più graditi e tranquillizzanti, dello stile di vita. Cibo, sessualità, attività fisica, ambienti sani: tutti fattori che secondo le più recenti ricerche hanno un collegamento diretto con la salute, soprattutto per quanto riguarda la fertilità e l’esposizione ad agenti cancerogeni. In programma 220 eventi distribuiti in tutte le Regioni italiane, la partecipazione di Carlo Verdone come testimonial, la collaborazione attiva di Coldiretti, per valorizzare al meglio la grande risorsa della dieta mediterranea. E una grande novità: la possibilità di utilizzare il seme maschile come marker della qualità della vita. <Studi recenti supportano l’ipotesi dell’impiego dell’esame del liquido seminale come marcatore biologico, più affidabile rispetto a sangue ed urina, per valutare lo stato di esposizione ambientale ad agenti tossici>, puntualizza il professor Vincenzo Mirone, Presidente di Fondazione PRO, Professore Ordinario di Urologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II. <Lo spermiogramma, oggi confinato nel contesto della salute riproduttiva, sarà invece promosso per la prevenzione delle malattie dell’apparato riproduttivo e soprattutto come esame “sentinella”, possibile marcatore di un corretto stile di vita e di una sana esposizione ambientale. Negli uomini con malattie endocrine, circolatorie, genitourinarie e della pelle, si osservano tassi di anomalie dello sperma significativamente più alti e con analisi anormali dello sperma si ha un’incidenza di cancro ai testicoli 20 volte maggiore. Associazioni simili sono state rilevate per il tumore del colon-retto, il melanoma e il cancro alla prostata. Vi è inoltre una correlazione diretta e dimostrata sulla qualità del liquido seminale e il fumo di sigaretta o di droghe leggere, il consumo di grassi (attenzione ai fritti) e zuccheri (attenzione all’abuso di bevande gassate, soprattutto contenenti cola). Infine il consumo cronico di alcool aumenta il rischio di riduzione degli ormoni sessuali maschili e conduce a un impoverimento della linea seminale. Per la salute riproduttiva maschile, i fattori di rischio, oltre al consumo di alcol e al fumo di sigaretta, sono il sovrappeso e la sedentarietà. Riduzione di testosterone e difetti dello sperma, osservate in numerosi studi scientifici, sono inoltre legate allo stress, al tempo di occupazione settimanale e alla postura sul posto di lavoro>.

Marilisa Zito

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