#scuoleancorachiuse, contro il Coronavirus

È ufficiale, le scuole non riapriranno il prossimo 18 maggio, potenziale data spartiacque per un ritorno alla “normalità”. Lo ha annunciato in questi giorni la Ministra Azzolina, confermando che da qui a fine anno le lezioni continueranno via web e con la stessa modalità sono in discussione anche gli esami di diploma per gli studenti delle medie e per la maturità.  Così i bambini dovranno #restareacasa: uniche uscite consentite almeno fino al 3 maggio, qualche passeggiata con un genitore in prossimità dell’abitazione. Misure di contenimento anti-contagio approvate dall’intera comunità dei medici e dei pediatri, che invitano a rispettare le regole per proteggere se stessi, i familiari, nonni compresi fra le categorie più a rischio di contrare la malattia, gli amici, il prossimo in generale, soprattutto adesso che si avvicina la bella stagione e la voglia stare all’aperto aumenta. Ma trasgredire le regole sarebbe un errore: pena i contagi di ritorno. «Sappiamo di poter contare anche sulla collaborazione dei bambini che si sono dimostrati molto diligenti in questi mesi, postando i loro disegni e le attività casalinghe sul web – dichiara Paolo Biasci, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) – certi che “andrà tutto bene”. L’importante è continuare a far capire loro che la sospensione della scuola e le misure adottate fino ad ora e quelle future sono una necessità, senza allarmarli ma piuttosto focalizzando la loro attenzione sulle norme di comportamento ancora da seguire». Quelle ormai note nella quotidianità di tutti: lavarsi le mani spesso, usare fazzoletti monouso, non toccarsi occhi naso e bocca con le mani, starnutire e tossire “dentro” un fazzoletto o nella piega del gomito, non passarsi bicchieri e bottiglie e pure i comportamenti corretti per il tempo libero e lo svago. Regole tutte contenute in un poster distribuito negli oltre 7000 studi dei pediatri di cure primarie, disponibile anche sui social e in un fumetto. «Abbiamo voluto illustrare in modo chiaro e di appeal, con un linguaggio semplice e sintetico, le 6 regole “chiave” per evitare la trasmissione del virus – ha aggiunto  Mattia Doria, Segretario nazionale alle Attività Scientifiche ed Etiche della FIMP – dall’igiene personale, alla pulizia dei dispositivi che utilizzano i bambini e i ragazzi, dal no a strette di mano, baci e abbracci al sì alle tecnologie che permettono ai giovani di restare in contatto con gli amici». Regole di igiene utili anche per evitare il contagio di tutte le malattie a trasmissione aerea che i ragazzi potranno incontrare nell’arco della loro vita. «Abbiamo voluto accompagnare questa campagna di informazione e sensibilizzazione con gli hashtag: #distantimainsieme; #solounitisivince; #stiamoacasa perché, nel relativo isolamento cui sono costretti, bambini e adolescenti trovino un modo per sentirsi vicini in questa battaglia. Usiamo la rete – conclude Biasci – per offrire comunicazioni certificate tra cui le raccomandazioni di comportamento per le famiglie, e i bambini, da tenere in ambulatorio, già disponibili su tutti i canali social di FIMP».

Francesca Morelli

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