Quanta bontà nell’uovo di Pasqua (ma senza esagerare!)

Fondente o al latte, industriale o artigianale: poco importa il colore e la produzione, perché se mangiato in quantità moderate (dunque a Pasqua non esagerate con le uova!), il cioccolato può avere effetti benefici per l’umore e per la salute. La qualità migliore, però, per ricavare la “bontà non plus ultra” di questa squisitezza, resta il fondente, il cioccolato un po’ bitter insomma, assicura il Professor Attilio Giacosa, gastroenterologo, docente all’Università di Pavia, che per Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione di Federchimica), ha elencato tutte le buone proprietà del cioccolato. Ad esempio è vero che fa vivere più a lungo, come dimostra una ricerca americana dell’Università di Harvard, su oltre 7.800 persone di 65 anni, monitorate per cinque anni, da cui emerge che mangiare cioccolato tre volte al mese favorisce più longevità e riduce del 36% di rischio di mortalità. Sarà anche il fatto che il cioccolato fa bene al cuore, agendo come protettore dei vasi sanguigni, ovvero contrastando l’ossidazione dei grassi nel sangue e dunque il danno dei radicali liberi sulle arterie, grazie alla presenza di flavonoidi. Inoltre il cioccolato mantiene “svegli”, in funzione dei contenuti di teobromina e piccole quantità di caffeina, supportate dall’azione di magnesio e potassio che contribuirebbe invece a contrastare i sintomi della stanchezza cronica. Ottimi gli effetti “anti-depressivi” sull’umore, grazie all’azione svolta sulla serotonina, l’ormone dell’ottimismo. Sarebbero invece da sfatare le credenze che il cioccolato faccia male ai denti, stimolando l’insorgenza della carie, a patto che non si esageri con il consumo di quello ad alto contenuto di zucchero, o che faccia ingrassare. È dimostrato che il cioccolato, soprattutto fondente, con cacao superiore al 70%, consumato con moderazione, contrasta l’aumento di peso per merito della  teobromina, sostanza in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e ridurre il senso di fame. «Ma attenzione agli eccessi – raccomanda Giacosa – che possono generare effetti indesiderati, come la probabilità di incorrere in bruciore e acidità di stomaco, afte ed emorroidi, trattabili comunque con famaci di automedicazione. Antiacidi per i problemi gastrici, farmaci antisettici e disinfettanti e miglioramento dell’igiene orale per i problemi alla bocca e infine anestetici locali per il dolore, antiinfiammatori e sostanze che proteggono i capillari, per rinforzare la parete dei vasi in caso di emorroidi».

 Francesca Morelli

 

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