Protesi mammarie: esiste davvero il rischio di linfoma ALCL?

Tanti dubbi ricorrono in questi mesi negli ambulatori delle Breast Unit: esiste davvero il rischio di incorrere in un linfoma ALCL (anaplastico a grandi cellule), un tumore raro che si forma in prossimità dell’impianto mammario? Chi ha subito una ricostruzione mammaria dopo asportazione di un tumore al seno, chi si è sottoposta a una mastoplastica additiva e, ancora, chi è in attesa di operarsi, è allarmata per questo rischio. A una donna su 8 viene diagnosticato il tumore al seno nel corso della vita e circa la metà di queste donne prende in considerazione la possibilità di sottoporsi a una ricostruzione mammaria. In occasione della Giornata dedicata alla consapevolezza sulla ricostruzione mammaria (16 ottobre)-Bra Day 2019, un folto gruppo di specialiste in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, e di senologhe hanno stilato un manifesto di risposte a tutte le donne interessate alla ricostruzione o alla modificazione del proprio seno. Il documento, “DONNA X DONNA. Help yourself with information” è a cura della Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus (BABC Italia Onlus), www.beautifulafterbreastcancer.it.

Spiega Marzia Salgarello, Presidente BABC Italia Onlus, Professore Associato di chirurgia plastica all’Università Cattolica del Sacro Cuore-Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma. <Il linfoma ALCL è un rischio che si deve conoscere meglio e monitorare, seppure ad oggi sia da considerare un fenomeno raro. Il Ministero della Salute riporta 2,8 casi su 100 mila donne: un rischio dunque molto basso, se paragonato al numero considerevole di protesi impiantate. Per fornire ulteriori certezze, con le colleghe delle principali Breast Unit italiane, chirurghe plastiche e senologhe, abbiamo creato un manifesto informativo, che verrà distribuito nei prossimi mesi negli ambulatori e sale d’attesa dei reparti di chirurgia plastica e nei centri di senologia, oltre ai social e ai media. Abbiamo voluto in questo modo tranquillizzare le donne, consigliando loro, come ulteriore precauzione, di controllare annualmente le protesi mammarie con un’ecografia e non trascurare eventuali segni o sintomi a livello mammario. Vorrei ribadire, comunque, che la comparsa di questo linfoma è un’eventualità molto rara e ha una prognosi del tutto favorevole, se individuato precocemente>.

In occasione della Giornata dedicata alla consapevolezza della ricostruzione mammaria, sarà allestita una mostra fotografica, curata da Maria Assunta Sorrentino, nei giorni 25-26-27 ottobre, presso il Grand Hotel Plaza di Roma. Il progetto fotografico DONNA X DONNA vuole essere un omaggio alle donne, un’osservazione in grado di descrivere da vicino i problemi, come un tumore al seno cambia la vita di una donna, ma soprattutto un messaggio per comunicare certezze, un viaggio di storie al femminile che si declinano attraverso un percorso narrativo fatto di immagini, un aiuto per capire come recuperare il proprio essere donna anche dopo il tumore. L’esposizione include una selezione di fotografie, eseguite da fotografe professioniste ed amatoriali colpite dal tumore al seno. Direttore della mostra è Silvio Esposito, fotografo di Obiettivo Fotografico e coordinatore eventi per Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus.

Paola Trombetta

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