“Occhi preziosi”, per la diagnosi precoce dei disturbi oculari nei bambini

Asociale, nervoso, con scarso rendimento scolastico a causa di un problema alla vista, un’ambliopia (la visione da un occhio solo), scoperta a 7 anni: troppo tardi per essere efficacemente trattata, lasciando un danno permanente, per tutta la vita. Perché ciò non accada e per anticipare diagnosi spesso effettuate solo in età scolare, di cui 2-5% ambliopia e strabismo tra le più comuni nei bambini, ma anche  per sensibilizzare genitori, insegnati e tutori sull’importanza di visite “terapeutiche” e obbligatorie per la salute della vista dei piccoli (programmate alla nascita, a 1 anno, a 3-4 anni e a 6 anni), è partito in alcune scuole dell’infanzia del milanese, il progetto “Occhi Preziosi”. Promosso e organizzato da Vision + Onlus con il sostegno del Rotary Distretti 2041 e 2042 e altri partner di eccezione, è la seconda tappa di un percorso educazionale di buona salute (e prevenzione) della vista che segue “Riflesso Rosso”, un test neonatale eseguito prima della dimissione dal punto nascita nei lattanti per esaminare il corretto sviluppo degli organi della vista ed escludere la presenza di difetti congeniti, cataratta, glaucoma, malformazioni, infiammazioni, tumori della retina e del corpo vitreo. Promosso da Vision+, in collaborazione con la Clinica Mangiagalli, “Riflesso Rosso” è stato reso obbligatorio, dopo la Lombardia, in tutti i punti nascita del territorio. Con la stessa finalità, “Occhi Preziosi” ha l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di bambini in età prescolare, partendo dalla nostra Regione, con l’auspicio di una più larga diffusione, sostituendosi al servizio offerto dal Centro di Oculistica Infantile Clericetti, chiuso nel 2014 per mancanza di risorse.

“Occhi Preziosi” intende portare a compimento, entro la fine di Maggio, 500 visite (ne sono già state fatte 250) in bambini di 3-4 anni in alcune scuole dell’infanzia. I piccoli, grazie alla competenza di ortottiste, assistenti di oftalmologia, verranno sottoposti a una batteria di test specifici, previo consenso dei genitori, della scuola e degli insegnati, che saranno effettuati all’interno della struttura scolastica o su un van appositamente attrezzato. Visite dunque a scopo preventivo e precauzionale, considerando il fatto che i bambini hanno ad oggi una aspettativa di vita centenaria e una maggiore esposizione a problemi di vista, sia per fattori di familiarità, ma soprattutto di “stile di vista” a repentaglio per un uso elevato di device elettronici, tv, pc e tablet. I bambini, ai quali sarà diagnosticato un disturbo della vista, potranno così essere avviati subito a visite di secondo livello e all’uso di strumenti correttivi o altra terapia, se necessario. Perché la vista è preziosa e va protetta fin dalla primissima infanzia.

Francesca Morelli

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