Nergi, il frutto scudo della salute

Da ottobre fino a dicembre è tempo di Nergi, un baby frutto dal sapore dolce, con un giusto equilibrio fra acidità e zucchero, simile al Kiwi, ma che non si sbuccia, ed è un concentrato di vitamina C: 100 g ne contengono ben 43,8 mg, più del pompelmo (40 mg/100g), del ribes rosso (40 mg/100 g) e del melone (33 mg/100 g); una porzione, corrispondente a 200 grammi (il contenuto della nuova vaschetta commercializzata), soddisfa pienamente il fabbisogno giornaliero di vitamina C secondo i valori nutritivi di riferimento (VNR). A dirlo è  SmartFood, il programma di ricerca in Scienza della Nutrizione e Comunicazione, promosso dalla Fondazione dell’Istituto Europeo di Oncologia, che ha posto sotto il microscopio questo baby frutto, prodotto nel Cuneese dall’ Organizzazione di Produttori Ortofruit Italia di Saluzzo (Cuneo), secondo un severo disciplinare di agricoltura 100% sostenibile.

La presenza di vitamina C non è l’unica qualità di Nergi: sempre dalle valutazioni del progetto SmartFood, infatti, emerge che ha anche quantità importanti di vitamina E (5,3 mg/100g), tanto che una porzione da 200 grammi copre l’88% del fabbisogno giornaliero. Significativi anche il contenuto di fibre (4,5 g/100 g)  e di minerali, potassio e rame in testa, che in 200 grammi di prodotto coprono un quarto del fabbisogno giornaliero. Si tratta dunque di un frutto virtuoso, un vero e proprio toccasana per le preziose sostanze che apporta e di cui ricordiamo le proprietà. La vitamina C contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario, sostenendo le difese cellulari, favorisce inoltre l’assorbimento intestinale del ferro, è utilissima per aumentarne la biodisponibilità nei legumi e nella verdura, infine interviene nella formazione del collagene, proteina principale del tessuto che costituisce la pelle. La vitamina E, grazie alla sua attività antiossidante, aiuta a proteggere i tessuti dell’organismo dall’ossidazione (per aumentare l’assorbimento di questa preziosa vitamina basterà associare a Nergi una fonte di grassi buoni, come quelli presenti nella frutta con guscio o nei semi oleosi).

Invece le fibre rappresentano uno stimolo efficace anche per gli intestini più pigri, oltre a rallentare lo svuotamento dello stomaco, garantendo sazietà e diminuendo l’assorbimento di zuccheri, grassi e colesterolo. Da ricordare poi che il potassio è fondamentale per la normale funzione di cuore, muscoli e sistema nervoso: un buon apporto alimentare di potassio, inoltre, contribuisce a mantenere livelli normali di pressione arteriosa, mentre il rame è coinvolto in reazioni fondamentali a numerosi processi metabolici, interviene nella mineralizzazione delle ossa ed è inoltre implicato nella modulazione del sistema immunitario.

E le calorie? Grazie al basso contenuto calorico, solo 104 kcal per porzione (200 grammi), Nergi può essere tranquillamente consumato anche da chi è attento a mantenere il peso forma. Ideale come snack salutare da asporto perché si mangia intero, come una caramella, senza bisogno di pelarlo, il baby frutto ha attirato l’attenzione di grandi chef che lo stanno sperimentando in nuove ricette, come ha fatto Michelangelo Mammoliti del ristorante La Madernassa di Guarene (Cn) che lo ha abbinato all’ostrica e all’acqua di cetriolo trasformata in spuma, o Theo Penati del ristorante Pierino Penati di Viganò (Lc) che ha ideato Capesante e patate arrosto con salsa evo, crema di cipolle al curry, macadamia tostate e Nergi, o ancora Matteo Scibilia del ristorante Osteria della Buona Condotta di Ornago (Mb) che ha dato vita al Risotto con Nergi e fonduta di Gorgonzola.  Per tradurre in pratica la versatilità di Nergi in cucina riportiamo di seguito la ricetta di un primo piatto realizzata dallo chef Savino Poffa della Trattoria Urbana Mangiafuoco di Brescia presente anche su ilGolosario.it (e sul GattiMassobrio, taccuino dei ristoranti d’Italia) di Paolo Massobrio e Marco Gatti.

Maccheroncini al cacao Valrhona, ricotta di pecora Marsicana, tartufo nero e coulis di Nergi

Ingredienti per 4 personePer i maccheroncini al cacao 200 g di semola rimacinata,100 g di manitoba 00, 3 uova intere, 30 ml di acqua tiepida, sale q.b. Per la crema di ricotta: ricotta di pecora Marsicana,Tartufo nerocrema di latte. Per la culis di Nergi 300 g di Nergi, 120 g di zucchero, 25 g di maizena. Procedimento

  • Preparate la coulis di Nergi unendo in un padellino il Nergi con lo zucchero e la maizena. Scaldate a 80° C per pastorizzare.• Preparate la crema di ricotta e tartufo nero stemperandoli con della crema di latte.• Cuocete i maccheroncini al cacao, precedentemente preparati impastando 200 g di semola rimacinata, 100 di manitoba 00, 3 uova intere e 30 ml di acqua tiepida con un pizzico di sale. • Portate a bollore la crema di formaggio, quindi aggiungete i maccheroncini, un po’ di ricotta stagionata grattugiata e 2 cucchiai di coulis di Nergi. • Saltate e servire, utilizzando dei Nergi come guarnizione.

 a cura di Antonella Franchini

Articoli correlati