L’omeopatia, contro i disturbi della voce

C’è da scommetterci, per una settimana non si parlerà che di canzoni e voci, vecchie e nuove. Il motivo? L’avrete capito: è iniziato il Festival di Sanremo. Insomma la voce in primo piano, ma anche riguardo a certi disturbi che possono essere provocati dal freddo: come raucedine, laringite, faringite, laringotracheiti, stati influenzali. In altri casi, invece, le cause possono essere diverse: un rigonfiamento delle corde vocali o disfonie transitorie dovuti a un sovrauso della voce, ma anche per una tosse insistente o per alcuni problemi clinici, come un polipo delle corde vocali. Tutte condizioni che hanno un’unica conseguenza: un disturbo della voce che esce alterata nel suono e nella qualità. Qualche rimedio pratico per proteggerne la salute e la sonorità, o per riportarla alla normalità, però c’è: «Prioritaria è l’astensione/abolizione del fumo – spiega il dottor Franco Fussi, medico-chirurgo, specialista in Foniatria e Otorinolaringoiatria, responsabile del Centro Audiologico Foniatrico dell’azienda USL di Ravenna – soprattutto in caso di corde vocali ingrossate. Che occorre mantenere ben idratate, bevendo almeno due litri di acqua al giorno ed eventualmente assumendo pastiglie a base di glicerina o sali termali che aiutano a stimolare la salivazione e a tenere il cavo orale o la gola umettati. Se la voce è stanca, o quando è in corso uno stato infiammatorio (flogosi) o una temporanea irritazione delle mucose, andrebbero effettuate docce prolungate per umidificare le mucose che rivestono la laringe e le corde. Mentre in presenza di fenomeni di infiammazione, soprattutto dopo un uso prolungato della voce, non vanno consumate bevande calde per evitare che l’aumento della vascolarizzazione locale accresca lo stato infiammatorio».

Terapeuticamente parlando, invece, è possibile ricorrere anche all’omeopatia «Secondo la sintomatologia, possono essere utili diversi rimedi omeopatici. In caso di una raucedine dovuta a uno sforzo vocale eccessivo – precisa lo specialista – è indicata Arnica montana 9 CH, 5 granuli 3 volte al giorno o Rhus toxicodendron 9 CH, 5 granuli 3 volte al giorno fino alla guarigione quando la voce è rauca al risveglio e tende a risalire parlando. Se il disturbo insorge dopo un’esposizione a correnti d’aria e al freddo, è bene utilizzare Aconitum15 CH, 5 granuli ogni 2 ore, fino al miglioramento dei sintomi e Dulcamara 15 CH assunto con la stessa posologia in caso il problema sia dovuto all’umidità. Negli stati infiammatori faringotonsillari sono, invece, indicati Phytolacca 9 CH, Mercurius solubilis 9 CH e Argentum metallicum 9 CH e per ridurre l’affaticamento vocale, Arum triphyllum 9 CH e Arnica montana 9 CH, 5 granuli di ciascun rimedio. Con corde vocali gonfie a seguito di uno sforzo vocale eccessivo, il rimedio è Apis mellifica 9 CH, 5 granuli 3 volte al dì. Infine, in tutti i casi di raucedine, fonastenia o afonia, per un rapido sollievo dell’affaticamento delle corde vocali è consigliato il complesso omeopatico Homeox».

Se nonostante misure pratiche e rimedi, il disturbo vocale dovesse protrarsi nel tempo è bene rivolgersi a uno specialista per verificare che non vi siano patologie a carico delle corde vocali e più in generale all’apparato fonatorio.  F.M.

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