Le “buone azioni” per la salute dei bambini

Corretta alimentazione, movimento all’aria aperta, sonno, lettura, responsabilità all’uso di fumo e videogiochi: sono i sei capisaldi in grado di migliorare e promuovere la salute nei piccoli di oggi, adulti più sani di domani. Lo asseriscono due istituzioni sul campo: il Bambino Gesù di Roma e Fondazione ANIA. Bisogna esser innanzitutto di “bocca buona”, gustando i cinque pasti giornalieri – colazione, pranzo, cena, merenda mattutina e pomeridiana – preparati con ingredienti sani, di stagione e freschi, colorati e variegati in modo da assicurare ai piccoli, tutti i macro e micronutrienti (carboidrati, fibre, proteine, grassi, vitamine e sali minerali) di cui la corretta crescita ha bisogno, frazionati nell’arco della giornata. Mentre fra le bevande è bene bere solo acqua o succhi fatti in casa, senza aggiunta di zuccheri o dolcificanti. «Il momento del cibo – raccomandano gli specialisti – non deve essere caricato di ansia da parte di mamma e papà, essendo possibili periodi di inappetenza fisiologica durante la crescita. Si deve invece prestare attenzione al rifiuto persistente di cibi e bevande, cali di peso e eventuali sintomi associati come diarrea, vomito e stanchezza. Eventi che richiedono una consulenza pediatrica o di un esperto».

Fondamentale è anche il “buon sonno”, ritmato nei piccoli dai bisogni primari di fame e sete piuttosto che da condizioni ambientali, come l’alternanza luce-buio, evitando errori comuni fra i genitori. «E’ bene fare prendere sonno al bambino nel suo lettino e non in braccio – aggiungono gli esperti – tantomeno metterlo a letto quanto è già addormentato. Per favorire il sonno sono benefiche, qualche momento prima, attività rilassanti come la lettura delle favole, che ha il vantaggio di rafforzare anche l’empatia e il legame genitori-figli, favorire l’apprendimento del linguaggio, sviluppare la curiosità, migliorare i tempi di attenzione e concentrazione del bambino. In alternativa, si può creare un rituale dell’addormentamento, da riproporre tutte le sere».

A “pedibus” è salutare: ovvero andare a scuola passeggiando incrementa il tono muscolare, migliora il funzionamento del sistema cardiovascolare, fa bruciare calorie, contribuendo così “a piccoli passi” ad allontanare i rischi di sedentarietà ed eccesso di peso, a favore anche dello sviluppo dell’autostima, dell’ equilibrio psicologico e dell’educazione stradale. Gli esperti consigliano di aderire a due programmi: il “Progetto Pedibus”, uno scuolabus a piedi diffuso in tutta Europa che raccoglie i bambini in specifici punti di ritrovo e li accompagna a scuola su tragitti certificati dai vigili, o il “Progetto Stars”, dedicato ai più grandi che invita a andare a scuola in bici, con l’obiettivo di sostituire il 5% delle auto con altre forme di mobilità sostenibile.

Infine, evitare le dipendenze innanzitutto dalle sigarette, cui ci si inizia nell’adolescenza per essere accettati dal gruppo o emulare i grandi. «E’ compito dei genitori – avvisano gli esperti – capire se la sigaretta rappresenta un vero e proprio bisogno o una richiesta di aiuto per un disagio inespresso, consultando laddove necessario uno specialista». Riguardo i videogames è possibile un uso moderato: soprattutto i giochi di azione possono migliorare le capacità di attenzione ed elaborazione visiva, la memoria di lavoro spaziale, con possibili benefici su particolari condizioni come la dislessia, senza mai diventare una dipendenza. «Sebbene non siano da demonizzare, è consigliabile proporre i videogiochi con prudenza: non prima dei 6 anni, per non più di 30-60 minuti al giorno, e sempre sotto il controllo diretto dei genitori».

Francesca Morelli

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