Le Associazioni pazienti premiano l’innovazione digitale, al servizio delle persone sul territorio

Valorizzare la casa come “primo luogo di cura”, con particolare attenzione all’innovazione digitale. E soprattutto saper ascoltare chi, la malattia, la conosce direttamente, ovvero le Associazioni pazienti. Sono questi gli obiettivi della quarta edizione del Patients’ Digital Health Awards, promosso da oltre 40 Associazioni di Pazienti, in collaborazione con Digital Health Academy e il supporto di Fondazione MSD. Un premio che quest’anno compie un passo in più, considerando il processo di trasformazione digitale del SSN promosso dal PNRR e chiedendo alle Associazioni Pazienti in giuria di esserne parte. Come? Scegliendo le soluzioni digitali che meglio rispondono a dimensioni chiave citate nel PNNR e centrate sulle persone. Una sfida raccolta, e vinta, con entusiasmo perché, anche grazie al Premio PDHA, in questi anni i Pazienti hanno acquisito competenze fondamentali per riuscire a cogliere il valore di quelle proposte che possono rappresentare una best practice. L’edizione 2022 ha proclamato vincitore l’Azienda Policlinico “Rodolico-San Marco” di Catania con il progetto CliniHome, scelto tra una rosa di finalisti che vedeva anche il progetto CardioVest di Comarch e myLAB di Lightscience. (https://www.pdha.it/). Il Progetto vincitore riguarda il bambino con patologia oncologica e i suoi familiari, che affrontano un lungo percorso di cure, gravato da complicanze fisiche ed emotive. Il rapporto costante e immediato con i medici di riferimento è indispensabile per migliorare la loro qualità di vita, soprattutto durante i periodi di permanenza a casa, quando possono verificarsi problemi inattesi, le paure possono amplificarsi e i dubbi necessitano risposte. L’obiettivo del progetto CliniHome è realizzare un’applicazione per smartphone (App) per rendere più facile, accessibile e veloce il dialogo tra i genitori e i medici del centro. Così i genitori sono sempre in contatto con la struttura, senza dover effettuare chiamate e i medici possono veicolare in maniera rapida informazioni e valutare con immediatezza la criticità della richiesta.

Ad accompagnare il Premio in questo viaggio una mascotte d’eccezione: la scultura in 3D DigitalMente, realizzata dall’artista Francesca Fini proprio per le Associazioni di Pazienti del PDHA22 al fine di rendere ancora più visibile quella sintesi tra fattore umano e digitale che il Premio ha sempre cercato e valorizzato.

In giuria 44 Associazioni pazienti che quest’anno hanno compiuto un “giro d’Italia” attraverso la suddivisione in Commissioni nelle tre aree territoriali del Paese, Nord – Centro – Sud, per cogliere meglio le voci dal campo, ascoltare da vicino i territori. La Commissione giudicatrice, presieduta da Antonietta Pannella (Presidente) e Cristina Cenci (Vice Presidente) della Digital Health Academy si è avvalsa di esperti quali Domenica Taruscio, Direttore del Centro Nazionale Malattie Rare, Istituto Superiore della Sanità; Teresa Petrangolini, Direttore del Patient Advocacy Lab, e Guendalina Graffigna, Direttore EngageMinds HUB. La cerimonia di premiazione si è tenuta on line, con la partecipazione di Francesco Gabbrielli, Direttore Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità, di Roberto Ascione, esperto internazionale di salute digitale e CEO Healthware Group e di Goffredo Freddi, Direttore della Fondazione MSD.

«Anche nel 2022 il Premio parla di innovazione e lo fa partendo dal PNNR. Con questa edizione del Premio PDHA si è voluto guardare avanti, al futuro, senza dimenticare la lezione importante che ci ha lasciato la pandemia: ascoltare il territorio per intercettare al meglio le necessità irrisolte di chi quotidianamente affronta gli ostacoli di una malattia», ha puntualizzato Goffredo Freddi, Direttore della Fondazione MSD. «E anche quest’anno siamo orgogliosi di sostenere un’iniziativa nella quale le Associazioni Pazienti sono coprotagoniste nel processo di trasformazione digitale; e lo sono con grande competenza, con una visione capace di apprezzare appieno il  valore della tecnologia,  cogliendone anche l’aspetto umano, in risposta ai molti bisogni delle persone». Per maggiori informazioni, consultare il sito  www.digitalhealthacademy.com.

di Paola Trombetta

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