Latte materno, prebiotici e probiotici contro le allergie nei piccoli

Appurato che il latte materno non trasmette il Coronavirus, anche nelle mamme positive, purchè in buona salute, l’allattamento al seno è dunque consigliato, con l’ integrazione nella dieta di prebiotici e probiotici. È questa una “ricetta” utile anche per combattere il rischio di allergia nei piccoli, stimolato da più fattori: predisposizione genetica (ereditata 30% dei figli con un genitore allergico e fino all’80% se mamma e papà soffrono entrambi di una qualche allergia), contesti  ambientali, stili di vita “occidentalizzati” come l’igiene sempre più accurata e l’alto livello di inquinamento che ne possono favorire l’insorgenza e/o il peggioramento. A farne le spese, secondo i dati diffusi di recente dal Bambino Gesù di Roma, sono un bambino su quattro, fin dalla più tenera età, ma con stime in rapida crescita di cui alcuni, all’incirca il 35% di giovani delle scuole medie inferiori, alle prese con starnuti, naso che cola e affini per forme di rinite allergica; altri con il fiato corto per asma allergico; altri ancora con prurito per forme di dermatite atopica e/o allergie alimentari. Tutte con possibili manifestazioni anche gravi che impattano sensibilmente sulla qualità della vita fino all’anafilassi, la reazione allergica ”shock” a un alimento. «La marcia allergica nei bambini – spiega Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù – può essere contrastata con particolari interventi tempestivi a basso costo sulla dieta e sulle abitudini di vita delle future mamme e dei neonati entro le prime 4 settimane dalla nascita, tali da favorire la riduzione del rischio di allergie nel corso della crescita». Due le barriere anti-allergie efficaci: il latte materno che contiene sostanze come anticorpi specifici, batteri, zuccheri complessi che agiscono sul microbioma intestinale e sul sistema immunitario del neonato, e acidi grassi essenziali, sostituibile in caso di mancato nutrimento al seno, in bambini a rischio allergia, soprattutto alle proteine del latte vaccino, con prodotti idrolizzati. L’altra è rappresentata dall’introduzione nella dieta di mamme e bambini di prebiotici e probiotici, questi ultimi presenti soprattutto in yogurt o latte fermentato, benefici nella prevenzione delle forme allergiche da dermatite atopica, se somministrati in quantità adeguate. «I probiotici – conclude Fiocchi – assunti dalla mamma nell’ultimo trimestre di gravidanza possono ridurre la frequenza di eczema nel lattante del 15% e del 10%, se consumati durante l’allattamento. Se proposti al bambino quando è alimentato con latte formulato, possono ridurre la frequenza di eczema del 5%. I prebiotici, invece, danno benefici su eczema, asma e allergia alimentare se somministrati al lattante».

Francesca Morelli

Articoli correlati