La guida del Santo Padre aiuta malati e medici ad affrontare il tumore

“La migliore prevenzione dei tumori è quella di un ambiente sano e di uno stile di vita rispettoso del corpo umano e delle sue leggi. Come sappiamo, questo dipende non solo dalle scelte individuali, ma anche dai luoghi in cui si vive che, soprattutto nei grandi centri, sottopongono il fisico a uno stress continuo per i ritmi di vita e l’esposizione ad agenti inquinanti. Questo riporta la nostra attenzione alla cura dell’ambiente naturale, la nostra casa comune a cui dobbiamo rispetto, perché rispetti a sua volta noi. La tutela dell’ambiente e la lotta contro i tumori diventano, allora, due facce di uno stesso problema, due aspetti complementari di una medesima battaglia di civiltà e di umanità”.

Con queste parole Papa Francesco ha ricevuto i giorni scorsi in Vaticano la delegazione degli oncologi di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e i rappresentanti di Fondazione AIOM. All’udienza privata, che si è svolta nella Sala Clementina, erano presenti anche Monica Bertagnolli, presidente fino allo scorso giugno dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology) e Josef Tabernero, presidente di ESMO (Società Europea di Oncologia Medica). <La guida del Santo Padre – ha precisato Stefania Gori, Presidente Nazionale AIOM e Direttore dipartimento oncologico, IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria-Negrar di Verona – può aiutare noi medici a trovare ogni giorno il senso del nostro lavoro, che è offrire ai pazienti non solo il nostro sapere, l’esperienza, le conoscenze scientifiche, ma anche il supporto emotivo e spirituale. La cura dei malati ha bisogno di professionalità, ma anche di tenerezza, di gesti immediati e semplici, attraverso i quali si fa sentire all’altro che è “caro”. La Sua guida può aiutare pazienti e familiari ad affrontare questa malattia che, qualunque sia il decorso, stravolge comunque la loro vita. E aiuta noi medici, che lavoriamo in un mondo sempre più difficile, perché a rischio di perdere i valori più profondi, etici e spirituali, che devono invece guidare costantemente il nostro operare>.

In questi ultimi mesi Fondazione AIOM e AIOM hanno affrontato anche il tema della prevenzione del cancro nelle persone dopo i 65 anni, con un progetto iniziato lo scorso 12 settembre, proprio qui in Vaticano. Il Presidente di Fondazione AIOM, Fabrizio Nicolis, ha consegnato a Papa Francesco il resoconto dell’attività rivolta ai nonni italiani. Il gruppo di Fondazione AIOM era composto da oltre 80 persone, con numerosi pazienti oncologici provenienti da tutta Italia, in rappresentanza degli oltre 3 milioni 400 mila cittadini che vivono con una diagnosi oncologica. <Ogni paziente è stato accompagnato dal proprio caregiver per ricordare l’importanza del sostegno che i familiari e gli amici offrono durante il percorso di cura – ha spiegato Fabrizio Nicolis. Abbiamo donato al Santo Padre anche il libro che raccoglie i racconti dei vincitori del Premio Letterario Federica “Le Parole della Vita”, promosso da Fondazione AIOM e giunto quest’anno alla quarta edizione. Il Premio Federica è rivolto ai malati di tumore, ai familiari e al personale sanitario dei reparti di oncologia ed è occasione per sperimentare come la scrittura sia uno strumento per affrontare in modo migliore le difficoltà del percorso oncologico, ben sapendo che “ogni pena può essere meglio sopportata se la si narra o se ne fa una storia”.

Paola Trombetta

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